Sanità / La struttura

Pergine, pronto il progetto dell’ospedale di Comunità: 9 posti in hospice e 17 in cure intermedie

Al piano rialzato del padiglione Perusini saranno ospitate alcune funzioni della Casa della Comunità, i medici di base e il servizio di alcologia. Nell’ex Neuro resteranno punto prelievi, ambulatori specialistici, centro cure primarie e domiciliari e unità di valutazione multidisciplinare

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di Giorgia Cardini

PERGINE. È pronto il progetto esecutivo della nuova Casa e dell'Ospedale di Comunità, che saranno realizzati a Pergine all'interno del padiglione Perusini, che sarà ristrutturato e riconvertito.

Il padiglione negli ultimi sette anni ha ospitato al piano rialzato la Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), dove dal 2015 sono stati ricavati 10 posti per detenuti con gravi problemi psichici, mentre al primo e secondo piano sono rimasti spazi dedicati ai servizi psichiatrici. In futuro, tutto sarà spostato: il progetto esecutivo, che sarà approvato a giorni dall'Apss (con il dettaglio di opere e costi), prevede infatti che al piano rialzato del padiglione Perusini siano ospitate alcune funzioni della Casa della Comunità, disciplinata dal Decreto 23 maggio 2022 numero 77.

Mentre nel padiglione ex Neuro (l'attuale poliambulatorio) resteranno punto prelievi, ambulatori specialistici, centro cure primarie e domiciliari (infermieri di territorio) e unità di valutazione multidisciplinare (Uvm), al piano rialzato del Perusini verranno spostati i medici di base e il servizio di alcologia, attualmente al padiglione Valdagni. Al primo piano sarà invece realizzato un Hospice dotato di 9 posti letto, mentre al secondo ci sarà il vero e proprio Ospedale di Comunità con 17 posti letto in un reparto di degenza destinato alle cure intermedie. Infine, al terzo piano, saranno collocati i locali tecnici.

I lavori prevedono la realizzazione di 2 ascensori, uno a nord (con caratteristiche antincendio) in un nuovo volume di collegamento alla struttura esistente e uno a sud in acciaio e vetro, per preservare l'integrità estetica della facciata e consentire ai pazienti di accedere direttamente al giardino prospiciente la struttura. Tutto l'edificio sarà poi rivestito con un cappotto per migliorare le caratteristiche termiche dell'involucro e rientrare nei parametri prescrittivi del protocollo che prevede, per gli interventi finanziati dai Pnrr nazionali, l'obbligo di non arrecare danni significativi all'ambiente. Saranno poi sostituiti tutti i serramenti e gli oscuranti esterni dell'edificio, attualmente in legno a piano seminterrato e terzo e in alluminio ai restanti piani, con serramenti in alluminio e tapparelle dello stesso colore.

Al piano rialzato, primo e secondo verranno quindi aperte due nuove finestre sulla facciata sud per garantire illuminazione naturale ai locali nella nuova configurazione planimetrica; saranno quindi rimosse le protezioni in acciaio-vetro poste sulla sommità del muro di cinta del giardino quando è stata realizzata la Rems, che verranno sostituite con recinzioni metalliche grigie. Verrà poi rifatta l'orditura lignea delle coperture dei blocchi laterali, mantenendo la forma e la finitura del manto, con l'aggiunta di un tavolato e di una guaina impermeabilizzante.

Infine, la ristrutturazione prevede lo spostamento delle pareti divisorie, il rifacimento dei pavimenti, dei controsoffitti e di tutti gli impianti. Accertata dal Servizio Urbanistica della Provincia nei giorni scorsi la compatibilità dell'opera rispetto al Prg di Pergine, dopo l'okay al progetto esecutivo si aprirà l'iter di appalto.

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