PERGINE. La fondazione CastelPergine cerca gestori per il ristorante-bar del palazzo Baronale e per quello di Ca’Stalla, per la stagione 2023 e seguenti.

Il primo è situato nelle storiche Sala dei Falchi e Sala del Giudice, al primo piano del palazzo Baronale, il secondo in un edificio rurale di fine Cinquecento all’interno delle mura medievali, con bella vista sul Castello e posti a sedere anche nel cortile.

Il consiglio di amministrazione della fondazione Castel Pergine onlus ha comunicato oggi di aver deliberato nei giorni scorsi di procedere ora con la raccolta di manifestazioni di interesse e candidature per la gestione dei due ristoranti e bar posti all’interno delle mura del maniero, dove viene già esercitata autonomamente anche una attività alberghiera stagionale ed iniziative culturali di richiamo durante tutto l’anno.

"I locali - si legge nella nota diffusa oggi - sono attrezzati all’uso con moderne cucine e tutta l’attrezzatura necessaria che rientra nella concessione".

La fondazione nell'annunciare la decisione si richiama alla congiuntura attuale e si dice "conscia del momento storico in cui viviamo e della necessità di concentrarsi sulle proprie attività statutarie, ovvero quella della tutela e della conservazione del bene storico-architettonico – primariamente – e quelle dell’organizzazione di eventi di divulgazione storico-scientifica, culturali, espositivi, teatrali e musicali".

Periò, intende esternalizzare parte delle attività economiche fino a questo momento gestite direttamente.

"L’attività alberghiera esercitata nel castello - spiega ancora la fondazione - può fornire clientela potenziale per il ristorante. Per valutare le possibili candidature si invitano tutti coloro che sono interessati alla gestione ad inviare la propria candidatura tramite mail all’indirizzo direzione@fondazionecastelpergine.eu entro il 20 ottobre 2022 con in oggetto 'manifestazione di interesse per la gestione dei ristoranti del Castello di Pergine'. Costituirà titolo di preferenza l’allegato di un breve riassunto di esperienze maturate in gestione di ristoranti e proposta enogastronomica che verrebbe declinata.

Tra tutti coloro che invieranno la propria candidatura alla fondazione entro la scadenza, qualora ve ne siano i presupposti, si procederà a selezionare le proposte di maggiore congruità e coloro che saranno selezionati dal Cda della fondazione saranno contattati per verificare in un incontro il reciproco interesse ed eventualmente stabilire i termini per un accordo con la documentazione di proposta del contratto di gestione.

Nella fase di audizione - conclude la fondazione - sarà valutata anche la possibilità di assegnare la gestione unitaria o separata dei due ristoranti, considerando, oltre agli aspetti economici, anche gli elementi qualitativi della proposta enogastronomica che si adatti al particolare contesto protetto storico-artistico in cui si collocano le attività di ristorazione. L’auspicio è quello di trovare dei gestori esterni per la parte di attività relativa alla ristorazione e poi creare una stretta collaborazione tra gestione del bene storico, realizzazione di eventi, ospitalità e offerta enogastronomica di qualità".

IL DOCUMENTO