Antichità / L’annuncio

Nel castello di Pergine rinasce la preziosa pala d'altare restaurata: trovata in un magazzino, in pessimo stato, domenica si svela al pubblico

Nel tempietto dedicato a Sant’Andrea torna l’opera cinquecentesca di produzione locale: «può diventare una ulteriore attrazione per il maniero e per i turisti dell’albergo»

PERGINE. Domenica 19 giugno 2022 alle ore 12 – e a seguire nel corso del pomeriggio – si terrà
nel Castello di Pergine, nella Sala del Trono del Palazzo Baronale attigua alla Cappella di S. Andrea, la cerimonia della “restituzione” al castello e alla comunità della cinquecentesca pala dell’altare con dipinto e ancona lignea restaurati.
Rinvenuto in un deposito, smontato e in pessime condizioni di conservazione, l’altare, che rappresenta
una preziosa testimonianza della produzione artistica locale antica, è stato restaurato coinvolgendo la comunità nella raccolta fondi e nella rendicontazione del restauro e riposizionato nel suo contesto originale, la suggestiva cappella di S. Andrea.

Dice la Fondazione: «È una “memoria ritrovata” ma anche uno stimolo per nuovi studi, incontri, visite perché di grande qualità e la possibilità, evento raro, di ricollocarlo restaurato e completo in tutte le sue parti permette di apprezzarne la storia e la bellezza. La valorizzazione di questo oggetto storico-artistico e del contesto che lo ospita avvicina la comunità al castello ispirando sentimenti di appartenenza e favorendo inclusione e pluralità e insieme rappresenta un ulteriore elemento attrattivo per gli ospiti che soggiornano nell’antico albergo Castel Pergine e per i
turisti che lo visitano»
In tempi rapidi è avvenuto il restauro, con il coordinamento del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CastelPergine Onlus, l’impegno e la collaborazione del laboratorio incaricato dei restauri, quello di Enrica Vinante, la supervisione di Roberto Perini, la partecipazione delle volontarie e dei volontari del Castello di Pergine, l’affiancamento della Soprintendenza per i Beni culturali - Ufficio per i beni storico-artistici e il finanziamento di tanti partecipanti della Fondazione CastelPergine, della più ampia comunità, l’importante sostegno di Itas Mutua, il contributo della Soprintendenza per i Beni culturali e della Cassa Rurale Alta Valsugana.
Si tratta di una riaffermazione della compartecipazione ad un’impresa comunitaria – quella che a fine 2018 ha acquisito il complesso fortificato perginese tramite la Fondazione di partecipazione CastelPergine Onlus – che mette in luce la grande valenza sociale, oltre che culturale e storica del castello, che ora può di nuovo mostrare il proprio più prezioso oggetto devozionale e artistico, raro per essere giunto a noi integro e di inaspettata bellezza, come emerso dai lavori di restauro.
Alla cerimonia saranno presenti l’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma
di Trento Mirko Bisesti, rappresentanti della Soprintendenza, del Gruppo Itas, della Cassa Rurale
Alta Valsugana, donatori, sostenitori, insieme a tante persone che vorranno condividere questo
momento di festa.
Numerose le iniziative promosse a castello per celebrare la restituzione, tra queste ricordiamo:
• venerdì 17 giugno  ore 18 – “Percorsi di scienza” a cura di Mariano Anderle: «La luce per l’arte», con Raffaella
Elsa Maria Fontana (fisica, dirigente di ricerca presso INO-CNR dove dal 2010 coordina il Gruppo
Beni Culturali”). Oltre il visibile: studio e diagnostica di opere d’arte tramite la radiazione ottica;
• domenica 19 giugno ore 12: giornata della “restituzione”, con relazioni, visite e concerto alle ore 16
con replica alle ore 18. Si esibirà con un grande organico La Piccola Orchestra Lumiére, in “Piccolo
Concerto Mediterraneo”, musica di Nicola Segatta.

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