Pergine / Il bilancio

Il Castello è in buona salute: confortanti i conti del 2021, malgrado la pandemia

In assemblea il presidente Carmelo Anderle ha snocciolato tutti i dati riguardanti l'anno scorso: l'apertura a maggio inoltrato ha comunque consentito di registrare circa 18 mila visitatori e 2.600 partecipanti agli eventi culturalim oltre alle innumerevoli visite libere al parco del maniero

di Luigi oss Papot

PERGINE. Un castello in salute, nonostante anni non facili a causa della pandemia e delle restrizioni, che sta cercando di tornare alla normalità: questa l'immagine del castello e della Fondazione Castelpergine emersa nel corso dell'assemblea annuale dei sottoscrittori.

La prima occasione, dopo due anni di assemblee "a distanza" (con il rappresentante designato), per incontrare nuovamente il direttivo della Fondazione e "respirare" l'aria del maniero: una cinquantina i presenti chiamati ad approvare il bilancio del 2021 e sentire le novità per la stagione in corso, giunta ormai al giro di boa.

Il presidente Carmelo Anderle ha dapprima snocciolato tutti i dati riguardanti l'anno scorso: anno ancora difficile, con un'apertura a maggio inoltrato e l'incertezza del momento, ma sostenuto da circa 18 mila visitatori (di cui 3.500 nella struttura ricettiva, per la maggior parte dal nord Europa), 2.600 partecipanti agli eventi culturali e innumerevoli visite libere al parco.

Nel 2021 si è anche dato avvio al "progetto pala", come l'ha definito Anderle, per il restauro della pala e dell'ancona lignea della cappella di sant'Andrea: «Un progetto rapidissimo nella sua evoluzione - il commento del presidente- in quanto già a giugno di quest'anno la pala è tornata nel suo splendore ad abbellire la cappella. Grazie alle sottoscrizioni per questo scopo, su un conto corrente dedicato, la spesa è stata coperta. Nostro obiettivo vorrebbe essere quello di approntare un progetto simile ogni anno, per restaurare di volta in volta un pezzettino di castello».

È toccato quindi a Marcello Condini, revisore dei conti, illustrare il bilancio dell'anno scorso della Fondazione: la chiusura di gestione al 31 dicembre 2021 segnava un positivo avanzo di gestione di 46.930 euro, mentre lo stato patrimoniale chiudeva in pareggio a 4.021.125 euro. Numeri positivi, possibili anche grazie all'ammorbidimento della gestione del mutuo (passato da 20 a 30 anni) per l'emergenza Covid, accesso presso la Cassa Rurale Alta Valsugana per coprire il debito dell'acquisto del castello.

Cifre leggermente negative invece per quanto riguarda la Sviluppo Castel Pergine srl, società che detiene il 100% della Castel Pergine srl (quote per 100 mila euro) per la gestione del bar, ristorante e albergo: la Sviluppo Castel Pergine ha chiuso con una perdita di 504 euro, mentre la Castel Pergine con una perdita di 8.450 euro.

Denis Fontanari quindi, membro del direttivo delegato alle attività culturali, ha ricordato tutti gli eventi realizzati nella scorsa stagione e quelli in corso, con ospiti di rilievo internazionale, in particolare il progetto su Kafka, Jiddu Krishnamurti e un convegno sull'emigrazione in collaborazione con l'associazione Trentini nel Mondo che si terrà il prossimo 16 ottobre.

In conclusione, il presidente Anderle ha ricordato che inizieranno a breve alcuni lavori al maniero, fra cui il restauro del basamento della torre di Massimiliano, tiraggi su alcune chiavi di fissaggio statiche, interventi alla torre della Madonna ed al suo affresco e ad alcuni tratti di mura (come già anticipato da l'Adige).

Infine la storia: Lino Beber, storico perginese, ha annunciato che per ottobre sarà completato il corposo volume di 600 pagine che per la prima volta riunirà la storia del castello, dagli inizi ai giorni nostri.

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