Immobiliare / Affare

Pergine, la Cassa Rurale acquista Palazzo a Prato  in via Maier (dalla ditta del sindaco)

L’istituto di credito acquisisce lo spazio di 250 metri quadri con il «salone nobile»: ne farà una nuova sede di rappresentanza, ma anche spazi di co-working e per i giovani

PERGINE. Via Maier riparte dalla Cassa rurale Alta Valsugana.L'istituto di credito cooperativo guidato dal presidente Franco Senesi ha infatti raggiunto a Ferragosto l'accordo con la Inco srl di Roberto Oss Emer e Leonello Ruatti per acquisire la proprietà del primo piano dell'edificio rinascimentale ristrutturato diversi anni fa dall'impresa edile di San Cristoforo al Lago.

La cifra dell'accordo per ora è riservata: le parti devono andare a giorni dal notaio per mettere nero su bianco un'intesa che ha richiesto una complessa trattativa «non riassumibile in una semplice compravendita», dice Senesi. Ma il valore dello storico edificio va oltre le stime e le perizie fatte per concludere l'affare. Ed è più che simbolico il fatto che la Rurale abbia deciso di investire una parte del proprio patrimonio nella strada più bella ma anche più sottovalutata del centro storico.

Senesi, cresciuto sul soprastante Tegazzo, di via Maier si ricorda che «vi abitavano i più poveri, ma nelle case più belle». In un'epoca in cui i palazzi storici erano considerati solo vecchiume, nessuno voleva stare dove spesso non c'erano acqua corrente né servizi igienici privati.

Ora è diverso: i palazzi che compongono la «straordinaria quinta scenica» (come l'ha definita l'architetto Renzo Giovannini durante le recenti visite guidate) della strada sono stati interessati da importanti lavori di restauro ma la Contrada Taliana non ha ritrovato quella ricchezza di attività che la contraddistingueva fino agli anni Settanta, quando iniziò il declino, le botteghe divennero garage e le poche sopravvissute chiusero un po' alla volta.

Ora in tutta via Maier ci sono cinque esercizi (un bar, un parrucchiere, un'oreficeria, una galleria d'arte, una pizzeria) disseminati tra vetrine polverose, parcheggi a raso e un traffico di attraversamento continuo.

In questa situazione, che fa la Rurale? Compra i 250 metri quadrati pensati da Inco srl come mega appartamento al primo piano del palazzo cinquecentesco per dare una sede prestigiosa alla Fondazione Cassa rurale Alta Valsugana, dedicando i 100 mq del salone centrale a spazi di coworking e al circuito Alta Valsugana Smart Valley, mentre a piano terra sarà traslata la sala convegni-conferenze "Arturo Rossi" ora in piazza Serra e verranno ospitate le iniziative giovanili.

Ovvio che questa operazione può rappresentare la svolta peril centro storico, spingendo privati a recuperare spazi vuoti e commercianti ad aprire nuove attività. E dando il "la" magari a una regolamentazione differente del traffico, con l'eliminazione dei parcheggi che rovinano la visuale di una strada che altrove (e non occorre andare troppo lontano) sarebbe l'asse principale della vita cittadina, e sarebbe probabilmente pedonalizzata.Franco Senesi spiega che l'operazione di Palazzo a Prato concretizza un'idea inseguita da almeno 15 anni: «Nel 2007 volevamo acquistare un altro palazzo in via Maier ed eravamo arrivati vicini alla chiusura dell'affare. Poi non se ne fece nulla ma già allora volevamo renderci parte attiva per la valorizzazione di una via piena di storia e meritevole di considerazione. Immaginavamo di creare una linea ideale tra palazzo Tomelin, piazza Serra e questo stabile in cui aprire un piccolo sportello, ospitare un ristorantino, eccetera. Poi lanciai l'idea all'ingegnere Dario Bernabè della Inco di fare una pinacoteca nel Palazzo a Prato: ne fu entusiasta, era disponibile a farci un buon prezzo, ma il Comune si tirò indietro. "Abbiamo già Palazzo Crivelli", disse. Ma abbiamo continuato a pensare a via Maier e ora che si è presentata l'occasione, abbiamo voluto coglierla».

Un'occasione strettamente legata al progetto del Mountain University Village Lagorai (il MUV) che dovrebbe riempire l'area Cederna con uno studentato universitario da 405 posti letto: «La Fondazione dovrà gestire la realizzazione del progetto per cui attendiamo l'ammissione al Pnrr. Se arriveranno gli studenti su cui è dimensionato quel complesso, altro che rilancio di via Maier! Sarà tutta la città a essere rilanciata», conclude speranzoso Senesi.

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