Pergine / Il caso

Due incendi notturni all’ex Artigianelli: i vandali spadroneggiano, i pompieri devono correre

Si è rischiato un rogo gigantesco nella struttura che la provincia demolirà. Il sindaco Oss Emer: «Sì, però si faccia presto, stavolta è andata bene, ma...»

di Luigi Oss Papot

PERGINE. Nella notte fra domenica e lunedì, all'interno del compendio ex Artigianelli di Susà, si sono sviluppati due principi d'incendio in due punti distinti della struttura. Un'azione, secondo quanto emerge dalle prime indagini dei carabinieri, compiuta da una banda di ragazzi per una «bravata» - pericolosa - più che con l'intenzione di appiccare le fiamme alla struttura. Tuttavia, l'atto doloso poteva avere conseguenze peggiori se i vigili del fuoco volontari di Pergine non fossero intervenuti in breve tempo per arginare e spegnere le fiamme.

Sono state danneggiate delle strutture interne e alcuni resti di suppellettili del complesso nei locali vicini al teatro, non interessato dai roghi, dove le fiamme a tendaggi e poltrone avrebbero dato origine ad un incendio ben più vasto. Nel corso della settimana passata si erano già registrati dei tentativi di dare alle fiamme delle masserizie, spente quasi sul nascere: fra domenica e lunedì invece le fiamme sono state più vigorose, seppur di lieve entità.

La grande struttura di Susà fu inaugurata nel 1965 come «casa apostolica» dell'istituto Artigianelli per ospitarne le attività ma oggi, da quando i padri pavoniani hanno lasciato l'opera a Susà nel 2010, il complesso è un regno di vandali e sbandati.

Quando si arriva nei pressi dell'accesso principale, una posticcia recinzione di ferro con qualche nastro e la scritta «Provincia Autonoma di Trento - Proprietà privata - Vietato l'accesso - Pericolo di crolli» - accoglie i visitatori. Basta però procedere di un metro, lungo la strada che conduce all'ultima abitazione di via degli Artigianelli che, saltando da un muretto di neanche mezzo metro, si è praticamente dentro la struttura senza neanche accorgersene.

Oltre ai vigili del fuoco, l'altra notte sono intervenuti anche i carabinieri, che ora stanno svolgendo le indagini e raccogliendo tutti gli indizi utili per cercare di risalire agli autori dei due roghi. Per il modus operandi, come detto, l'ipotesi è che si tratti delle azioni di una banda di vandali e non del gesto di qualcuno intenzionato a danneggiare tutta la struttura.

Una sorte, quella degli ex Artigianelli, che è simile in tutto e per tutto all'ex Villa Rosa, che in linea d'aria dista meno di 2,5 chilometri. Anche in questo immobile, sempre di proprietà della Provincia di Trento ed abbandonato dal 2013, i vandali hanno danneggiato tutto il danneggiabile, appiccando anche alcuni roghi all'interno.

Recentemente, però, intervenendo a Pergine per la riunione itinerante di giunta, il governatore Maurizio Fugatti ha dichiarato che il compendio degli ex Artigianelli sarà destinato all'abbattimento e l'area sarà poi passata al Comune di Pergine.

«Si faccia però presto a percorrere questa strada» commentava ieri il sindaco Roberto Oss Emer, presente al pomeriggio a Susà con i vigili del fuoco e rappresentanti di Patrimonio del Trentino per valutare la situazione degli ex Artigianelli. «Stavolta è andata bene - prosegue Oss Emer - ma provo solo immaginare cosa sarebbe successo se le fiamme avessero avuto il tempo di propagarsi. È chiaro che, nell'attesa inizino i lavori di abbattimento, la Provincia debba rinforzare gli accessi alla struttura, troppo facilmente accessibile».

Nel corso del sopralluogo di ieri pomeriggio è stato deciso di liberare l'area dalla vegetazione incolta per permettere, in caso di bisogno, migliori spazi di manovra ai mezzi di soccorso, oltre a rafforzare gli sbarramenti alla struttura.

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