Pergine / Il dramma

Tentato omicidio, il sindaco: "Temevo sarebbe successo, non sono bastate le denunce"

Oss Emer: "Mi dispiace per Angelo ma si doveva intervenire prima". Il primo cittadino ricorda che malgrado le molte problematiche, l'uomo aggredito era stato aiutato dalla comunità. E sottolinea che malgrado i numerosi precedenti a carico, non era stato affidato a strutture sociosanitarie in grado di offrirgli la tutela necessaria

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di Luigi Oss Papot

PERGINE. «Era inevitabile, purtroppo, che qualcuno portato all'esasperazione dalle gesta di quell'uomo potesse avere reazioni come queste».

Il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer, che già lungamente si è trovato, suo malgrado, a doversi occupare di Angelo Minardi per i molti danneggiamenti arrecati non solo a proprietà private ma anche a beni pubblici, è netto su quanto accaduto ieri mattina in via Marconi.

«Evidentemente - continua - non sono bastate le oltre trenta denunce a carico di quest'individuo per far muovere chi di dovere.

Noi abbiamo sempre fatto tutto il possibile, nei limiti consentiti da quelle che sono le nostre competenze e possibilità.

Ma è palese che c'è qualcosa che deve essere cambiato, per evitare proprio situazioni del genere.

Mi spiace per quanto accaduto ad Angelo, ma mi spiace anche per la famiglia, ora rovinata, che si è trovata in questa situazione».

[nella foto, Angelo Minardi, qualche mese, fa durante uno dei suoi pericolosi viaggi in bici con carrello sulla statale della Valsugana]

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