Castel Pergine, 2 milioni possono arrivare dalla Pat

di Giorgia Cardini

La mostra di opere artistiche aperta domenica pomeriggio nella galleria Contempo di via Maier 48 (e visibile fino al 2 novembre) potrà aggiungere qualche migliaia di euro al gruzzolo raccolto finora dal Comitato Castel Pergine. Ma non è affidandosi alla generosità di qualche amante della pittura, della scultura e della grafica, che il Comitato può riuscire a centrare l’obiettivo dell’acquisto del maniero. Né a un’improbabile esplosione di adesioni al progetto, che sono molte ma non abbastanza.
 
Al 10 ottobre il Comitato Castel Pergine contava 678 sottoscrittori (di cui 41 associazioni), per una somma raccolta di 184.514 euro. L’obiettivo dei 4,5 milioni circa necessari all’acquisto appaiono dunque un miraggio, ma il Comitato si appresta a firmare il preliminare d’acquisto e a trasformarsi in Fondazione.
 
Pazzia? Non proprio, Infatti, un soggetto giuridico (la Fondazione di cui esiste già lo statuto) può accedere ai possibili contributi provinciali. Che potrebbero rappresentare la svolta per l’operazione.
A disposizione, infatti, ci sono quest’anno 2 milioni di euro per progetti in grado di valorizzare i beni architettonici di notevole interesse culturale ed eventuali attività economiche realizzate nelle pertinenze, in un’ottica che consenta di rendere fruibile il bene a tutta la comunità. 
Giust’appunto quello che intende fare la Fondazione Castel Pergine, con la continuazione dell’attività ricettiva presente oggi nel castello e la sua valorizzazione a fini storico-culturali.
 
A prevedere lo stanziamento di 2 milioni è stata la delibera 1676 approvata dalla giunta provinciale il 13 ottobre scorso, su proposta dell’assessore Tiziano Mellarini, che ha fatto seguito alla delibera 1674 della stessa data. In questa, sono stati approvati i criteri «per la concessione di contributi e finanziamenti previsti dal comma 2 bis dell’articolo 5 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 - Nuove disposizioni in materia di beni culturali».
In pratica, chi punta ad acquistare un bene architettonico tutelato, in Trentino, mettendolo a reddito e rendendolo fruibile a tutti, può ottenere fino al 49,9% del valore dell’acquisto nella soglia dei 2 milioni stanziati per quest’anno. La «finestra» annuale per la presentazione delle domande, quest’anno è aperta dal 16 ottobre al 2 novembre.
 
Dunque, entro il 2 novembre la Fondazione dovrà presentare la propria domanda, accompagnata da: una relazione dettagliata sulla «rilevanza culturale del bene oggetto di acquisto»; una relazione che attesti l’importanza del potenziale bacino di utenza del
contesto in cui è inserito il castello, anche in relazione alla vocazione turistica della zona, e definisca le modalità attraverso le quali verranno assicurate la fruizione pubblica, la valorizzazione e l’utilizzo a fini culturali del bene; il contratto preliminare di compravendita, «dal quale risultino distintamente evidenziati il valore attribuito al bene oggetto di tutela, alle sue eventuali pertinenze e agli eventuali beni riferibili all’attività economica»; il business plan del progetto che dovrà anche indicare la quota degli eventuali utili «da reimpiegare per interventi di conservazione e valorizzazione del bene».
Leggendo i criteri stabiliti dalla delibera 1674, sembrano fatti su misura per il progetto di acquisto del castello di Pergine. Ma i tempi sono strettissimi e, dunque, questi sono giorni decisivi.

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