Coltelli contraffatti in auto, truffatori nei guai

Avevano il bagagliaio dell’automobile pieno di coltelli, ma non erano rappresentanti di commercio: i quattro uomini fermati nei pressi dello Shop Center di Pergine Valsugana, sabato mattina, non avevano alcuna qualifica professionale, né documenti in regola per il trasporto della merce. Erano probabilmente dei truffatori, che tentavano di piazzare i set di coltelli ad ignari clienti che agganciavano per strada o nelle vendite porta a porta.

Le confezioni, fra l’altro, presentavano un marchio non originale. Si trattava, insomma, di «patacche». La macchina su cui viaggiavano aveva targa polacca, ma il conducente ed i tre occupanti avevano documenti romeni. Data la quantità di merce stipata nel bagagliaio - e scoperta dagli agenti della polizia locale dell’Alta Valsugana - è intervenuta anche una pattuglia della guardia di finanza.

Le confezioni indicavano che all’interno c’erano coltelli di ceramica di due note marche. Ad un occhio attento, tuttavia, non poteva sfuggire il particolare della verniciatura dei prodotti: i coltelli erano di metallo, ma coperti di un prodotto colorato che li rendeva simili a quelli di ceramica. Se la confezione fosse stata autentica il prezzo avrebbe superato i 100 euro, ma il set contraffatto - secondo una stima dei finanzieri - non avrebbe potuto valere più di dieci euro.

I finanzieri hanno proceduto con il sequestro della merce e multato il gruppo di romeni per la vendita senza licenza.

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