Treno più bici, petizione di Apt e Comunità di valle su Change.org

Promossa pochi giorni fa su Change.org: tutti sono invitati a firmare

di Giorgia Cardini

L’unione fa la forza? Lo sperano Apt Valsugana Lagorai, Comunità di valle Alta Valsugana Bersntol, Comunità di valle Valsugana Tesino, Unione Montana Valbrenta e Coordinamento Fiab Veneto - Trentino che si sono messi assieme per chiedere l’incremento del trasporto treno più bici lungo la linea ferroviaria che va da Trento a Bassano del Grappa.
 
Conscia che la pista ciclabile di oltre 80 km è una delle vie più belle e percorse d’Europa (250mila passaggi l’anno, circa, in costante crescita), l’Azienda turistica guidata da Stefano Ravelli ha ottenuto l’appoggio delle istituzioni territoriali presiedute da Pierino Caresia, Attilio Pedenzini, Luca Ferrazzoli e della Federazione italiana degli amici della bicicletta coordinata da Luciano Renier, che hanno abbattuto i confini politici e burocratici per parlare una comune lingua che punta a un servizio più efficiente, in grado di portare vantaggi immediati ai cicloturisti nonché risultati a lungo termine, a un  aumento di turismo e di indotto turistico.
 
Lo strumento scelto è quello di una petizione lanciata 6 giorni fa sul popolare sito Change.org (qui la possibilità di firmare), con cui si chiede alla Provincia autonoma di Trento, alla Regione Veneto e a Ferrovie dello Stato di estendere dall’inizio di aprile alla fine di ottobre l’aggregazione ai treni della carrozza a 32 posti per il trasporto delle biciclette, ora presente solo in luglio e agosto, mentre da questo mese la carrozza sarà tolta: stando ai programmi annunciati dalla Provincia, si dovrebbe passare da 2 a 6 posti bici su tutti i treni, risolvendo almeno parzialmente il problema. I 2 posti si sono infatti rivelati spesso insufficienti, come hanno dimostrato le tante proteste registrate negli anni scorsi ma anche all’inizio di quest’anno, con gruppi e famiglie lasciati a terra.
 
La richiesta di aggregare la carrozza dotata di 32 stalli non riguarda tutti i convogli, perché gli estensori della petizione sono «consapevoli che una carrozza aggregata a ogni corsa richiederebbe un ingente esborso di denaro pubblico», ma solo alcune corse: «Un treno in direzione Trento - Bassano del Grappa al mattino e due in direzione opposta, ovvero uno nel primo pomeriggio e una nel tardo pomeriggio». I pendolari, studiando a quali corse aggregare la carrozza, non verrebbero così penalizzati ossia costretti a ristrettezze e scomodità che pure le Comunità di valle non vogliono. Mentre i tanti  cicloturisti che anche ieri affollavano la ciclabile  avrebbero la certezza di poterla percorrere in un senso o nell’altro, avendo i mezzi a disposizione.
 
La petizione (firmata finora da un centinaio di persone) chiede ai destinatari poi un ulteriore sforzo: quello di rendere prenotabile il passaggio in treno, cosa che darebbe la possibilità a interi gruppi di organizzare gli spostamenti lungo la Valsugana con la certezza del rientro. Una certezza che forse porterebbe in Valsugana prenotazioni per weekend che ora non ci sono e lo sviluppo, magari, di proposte turistiche ad hoc per la due ruote.

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