Opere / Il dibattito

Lago di Tovel, operatori turistici preoccupati per la chiusura della strada chiedono indennizzi

I lavori per la galleria paramassi penalizzeranno non poco i ristoratori e gli albergatori che ora mettono le mani avanti con la Provincia. Si inizia tra fine aprile e inizio maggio per concludere a fine 2025: senso unico alternato da metà giugno, prima e da metà settembre niente accesso ai veicoli

IL PROGETTO Stanno per partire i lavori per la galleria paramassi 
IL CANTIERE Strada per il lago di Tovel: tre ditte interessate all'appalto 
IL PRECEDENTE Lago di Tovel, strada riaperta dopo la chiusura per frana​

di Fabrizio Brida

VILLE D’ANAUNIA. C'è preoccupazione tra gli operatori turistici della Val di Tovel per la stagione che verrà (e anche per quella successiva), dopo che sono stati resi noti da parte della Provincia i periodi di chiusura della SP14 che da Tuenno conduce allo splendido lago per la realizzazione della galleria paramassi (vedi l'Adige). Un'opera assolutamente necessaria - e questo è il pensiero condiviso da tutti - ma il cui cantiere provocherà inevitabilmente non pochi disagi a chi gestisce le strutture nelle vicinanze del lago.

L'intervento prenderà il via tra fine aprile e inizio maggio, per concludersi a fine 2025. Se nei mesi di luglio e agosto è prevista sempre l'apertura della strada a senso unico alternato, negli ultimi 15 giorni di giugno e nei primi 15 di settembre l'accesso sarà possibile solo nei weekend. Dalla primavera a metà giugno e da metà settembre alla fine di novembre, invece, la strada sarà chiusa. Su queste finestre temporali la ditta incaricata si potrà comunque "giostrare" per garantire maggiore opportunità d'accesso.

«Per noi sarebbe stato fondamentale sapere ancora a gennaio se avremmo potuto aprire o meno - spiega Lorenzo Valentini, titolare del Ristorante-Pizzeria al Capriolo - lavorare solamente due mesi e in queste condizioni diventa complicato. Siamo favorevoli al 100% alla realizzazione della galleria, ma risultano essenziali gli indennizzi: prima che comincino i lavori è necessario che ci dicano qualcosa di concreto. Anche perché dal 2018, tra Vaia e Covid, abbiamo avuto già diversi problemi e il rischio è veramente che la nostra attività vada in crisi».

Anche Alessandra Zanon dello Chalet Tovel esprime la propria preoccupazione relativa all'organizzazione della stagione, in particolare dal punto di vista del personale e dei servizi alla clientela. «Noi lavoriamo tanto con le camere e quindi l'apertura nei weekend di giugno e settembre risulta complicata, non possiamo dire agli ospiti di arrivare dopo le 18 di venerdì e di fare colazione alle 6 del lunedì per uscire dalla Val di Tovel entro le 8 - rivela - Il problema più grosso, in ogni caso, riguarda il personale: si fa fatica a reperirne per la stagione lunga, per due mesi è praticamente impossibile».

Sulla stessa lunghezza d'onda è il pensiero di Ezio Ciardi del Pic-nic Orso Bruno. «Per la strada avevamo chiesto a gran voce di tenerla aperta nei weekend fino alla fine di ottobre, poiché in molti si recano al lago in autunno, per il folliage - spiega - a parità di belle giornate, si lavora molto di più a ottobre che a giugno. Per il resto vedremo, ma con la Provincia si dovrà sicuramente affrontare l'argomento ristori, perché così la stagione diventa cortissima e di personale non se ne trova».

Per Marco Stevanin dell'Albergo Lago Rosso vanno presi in considerazione entrambi i lati della medaglia: «Da una parte siamo contenti dei lavori, sono 30 anni che aspettiamo che la strada sia sempre aperta, anche se in realtà quest'opera rappresenta un primo intervento, non darà garanzia dell'apertura invernale. Dall'altra, per noi è un danno economico non indifferente e i ristori non sono scontati: solitamente lavoriamo 6 mesi all'anno, poter operare solo 2 mesi per due anni è una perdita importante».

Come sottolinea il sindaco Samuel Valentini, l'opera è una priorità per la Val di Tovel, ma è anche fondamentale garantire attenzione agli operatori che vi lavorano. «Da parte nostra apprezziamo molto lo sforzo della Provincia di cercare di tenere aperta la strada il più possibile, creando delle premialità specifiche anche nella gara d'appalto - commenta in conclusione il primo cittadino - è rilevante inoltre il fatto che il presidente Fugatti si sia preso in carico seriamente la tematica degli indennizzi alle attività economiche».

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