Strada / Controlli

Cles, forzano il posto di blocco alla Rocchetta: rintracciati e denunciati per possesso di arnesi da scasso

In queste settimane l’impiego di dieci pattuglie al giorno ha azzerato i reati contro il patrimonio, specie i furti in abitazione. Tra gli interventi l’inseguimento del 4 agosto che ha permesso di fermare il conducente e il passeggero di una Bmw requisendo due piedi di porco e alcuni cacciavite

CLES. I Carabinieri della Compagnia di Cles, già dal mese di luglio, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio in Val di Non, soprattutto nell’arco serale e notturno, con particolare riguardo a tutte le frazioni dei Comuni di Predaia, Ville d’Anaunia, Contà, Denno, Campodenno, Ton e Sporminore, al fine di vigilare sui centri abitati e, anche, sulle abitazioni più isolate.

L’impiego giornaliero di pattuglie ha subito sortito effetti rassicuranti, un azzeramento dei reati contro il patrimonio, in particolare i furti in abitazione; infatti, già a partire dal tardo pomeriggio e fino a notte inoltrata, sono state messe in campo mediamente 10 pattuglie al giorno, oltre a più auto civetta con personale in abiti civili, che hanno costantemente perlustrato le aree più a rischio, controllando auto e persone sospette mentre si aggiravano di notte tra le case delle frazioni, riscuotendo il consenso degli abitanti che si sono certamente sentiti più sicuri.

Contemporaneamente, sono stati predisposti in più notti mirati posti di controllo e di blocco negli incroci nevralgici; uno di questi è proprio “la Rocchetta”, che, attraverso la Strada Statale 43, consente di accedere dalla Piana Rotaliana alla Val di Non. È proprio qui che la notte di venerdì scorso (4 agosto) un’autovettura di grossa cilindrata, nello specifico una BMW berlina, ha forzato un posto di blocco dei Carabinieri. Non fermatosi all’alt, il conducente del veicolo, con un passeggero a bordo, è scappato sfrecciando sulla SS 43 in direzione di Denno.

Per cercare i fuggitivi, i militari hanno messo in campo 12 pattuglie, riuscendo dopo un paio d’ore a rintracciare l’auto, nascosta in località Maso Milano. Nel contempo, sono stati controllati e denunciati due cittadini di origine albanese, un 23enne ed un 34enne, che, trovati nelle adiacenze della berlina e perquisiti, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, in particolare due piedi di porco ed alcuni cacciavite. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Trento, a cui dovranno dare conto dei fatti accaduti.

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