Sanità / Incarichi

Punto nascita di Cles, il nuovo primario arriva da Reggio Calabria

Dopo l’addio di Luzietti e il bando pubblicato a fine marzo, l’Apss ha fatto i colloqui con i tre candidati: al primo posto si è piazzato il dottor Antonio Quartuccio. Ecco chi ha battuto

PRONTO SOCCORSO "Copriamo i turni, ma pagateci come i privati"

di Matteo Lunelli

CLES. Col giudizio "distinto" il dottor Antonio Quartuccio si è classificato al primo posto per diventare il nuovo direttore dell'Unità operativa di ostetricia e ginecologia di Cles. Attenzione, è primo ma non è nominato: se lui stesso dovesse tirarsi indietro o se il direttore generale Ferro dovesse, motivando in maniera approfondita, prendere un'altra decisione il nuovo primario potrebbe non essere lui. Ma, insegna la storia, nella quasi totalità dei casi alla fine chi si piazza in testa nel bando viene poi investito del ruolo.

L'esigenza di un bando era arrivata lo scorso marzo, in seguito alle dimissioni del primario Roberto Luzietti: l'Azienda sanitaria, ben sapendo dell'importanza che i punti nascita rivestono per la Provincia, in tempi record ha organizzato le procedure di "successione". Solamente quattro i candidati che hanno risposto all'avviso, di cui tre si sono presentati la scorsa settimana ai colloqui a Trento.

La commissione ha prima di tutto valutato i curriculum: Quartuccio, nonostante fosse il candidato con meno esperienza (7 anni e 8 mesi di servizio svolti a Reggio Calabria tra una Casa di cura privata, l'ospedale metropolitano e l'ospedale spoke di Polistena), ha ricevuto un giudizio "molto buono", al pari del dottor Erich Cosmi (20 anni e 6 mesi di servizio a Padova, senza dimenticare l'esperienza alla Virginia University e la docenza all'Università) e superiore al "discreto" del dottor Francesco Gorgone (da 18 anni e 6 mesi al lavoro presso l'Apss, ora a Cavalese).

A fare la differenza è stato il colloquio, durante il quale il medico calabrese si è distinto in maniera particolare: «ha affrontato con grande sicurezza e competenza gli argomenti proposti dalla Commissione, dimostrando di saperli contestualizzare nella posizione messa a concorso. Il giudizio è ottimo».

In tal senso una curiosità: nel verbale dell'Azienda sanitaria si sottolinea come due argomenti dell'esame fossero uguali per tutti, in particolare "la declinazione del modello hub e spoke nell'ospedale di Cles" e "le strategie che il direttore potrà mettere in atto per favorire il trattenimento e l'attrazione dei professionisti".

Se il secondo tema, visto il momento, risulta essere di vitale importanza, a sorprendere è il primo. In linea teorica, infatti, il modello hub e spoke dovrebbe essere ormai storia passata in Trentino, superato dal cosiddetto "ospedale policentrico", fortemente voluto da Fugatti e Segnana e "sposato" nel neo direttore generale Ferro. Eppure ai candidati per un ruolo di vertice viene chiesto ancora come intendano muoversi in futuro all'interno dell'organizzazione che è stata bocciata.

Tornando al concorso, la valutazione finale è stata "distinto" per Quartuccio, "buono" per Cosmi e "discreto" per Gorgone. La palla passa ora al dg Ferro, che nelle prossime settimane provvederà alla nomina ufficiale. Luzietti, in ogni caso, si dimetterà a partire dal primo giorno di settembre.

Per Quartuccio, quindi, ci sarà eventualmente tutto il tempo per preparare le valigie e iniziare una nuova avventura professionale in Trentino, lasciando la Calabria. Regione in cui, altra curiosità, una decina di anni fa aveva tentato la scalata politica, candidandosi a sostegno di Giuseppe Scopelliti, ex presidente della regione con una carriera nell'estrema destra, condannato con sentenza definitiva nel 2018 a 4 anni e 7 mesi di reclusione per il reato di falso in atto pubblico.

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