Giovane ginecologa scomparsa da una settimana. Continuano le ricerche, appello della famiglia. Sara Pedri, 31 anni, lavora in ospedale a Cles

Appello in valle di Non per la scomparsa di Sara Pedri, 31 anni, medico all'ospedale di Cles.

L'avviso è stato diffuso poco fa dal commissariato del governo, in seguito a una segnalazione fatta ai carabinieri di Cles.

Questi ultimi erano stati contattati lo scorso 4 marzo dai familiari della giovane donna, che risiedono a Forlì, e dai carabinieri della cittadina romagnola: Sara Pedri, ginecologa, da oltre una settimana non risponde più al telefono e risulta irreperibile.

A Cles si era trasferita da poco, perché prima lavorava all'ospedale Santa Chiara di Trento

La donna scomparsa è alta 1,62, magra, capelli rossi, è stata cercata nella zona di Cles e nell'intera valle del Noce da carabinieri, vigili del fuoco e soccorso alpino e fluviale, con l'ausilio di unità cinofile, droni ed elicottero.

La vettura della dottoressa è stata individuata rapidamente: una VwW Troc, parcheggiata a Mostizzolo, comune di Cis, al confine con quello di Cles, nei pressi dell’incrocio tra le strade statali 43 e 42, nelle adiacenze del ponte che sovrasta il torrente Noce. All’interno del veicolo era presente il cellulare della donna.

«Le ricerche, condotte in totale da circa 50 uomini proseguivano fino alle ore 21, venendo interrotte a causa del buio, per essere riprese la mattina seguente con l’installazione di un centro di comando avanzato (Sala Operativa Mobile) messo a disposizione dai Vigili del Fuoco di Trento e posizionato al di sopra della sponda sinistra della forra di quella località.

Il giorno successivo riprendevano le ricerche con il concorso degli stessi Servizi  e proseguivano analogamente nei giorni a seguire.

Contestualmente, l’intera zona veniva suddivisa in più aree e setacciata, oltre che lungo il torrente, anche nelle parti terrestri, arrivando ad impiegare nella giornata di domenica circa 200 uomini, tracciando tutti i percorsi effettuati con apparecchi GPS in dotazione alle singole squadre. Le ricerche terrestri e fluviali interessavano una superficie di 195ha, senza riuscire, nonostante l’imponente spiegamento, a rinvenire la dottoressa. Ad oggi, le ricerche sono ancora in corso.

La famiglia, straziata dal dolore, impotente per la lontananza dal luogo dell’accaduto e riconoscente degli sforzi fatti da tutti gli operatori coinvolti nella spiegata ricerca, chiede che le ricerche non vengano interrotte e invita  chiunque sia in grado di fornire informazioni utili a contattare i carabinieri della stazione di rumo telefono 0463530116».

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