Sciopero della mensa, Dominici: "In questo modo non si risolvono i problemi"

 «Chi ritiene che tali azioni siano utili, può farlo. Non tutto è perfetto, dei problemi ci sono, ma consiglio di non affidarsi al passaparola. Sui social si fa politica, si critica, si fa populismo, c’è di tutto. Noi stiamo lavorando, in una situazione di grande criticità. La ditta Markas sta cercando di risolvere i problemi, in un’ottica costruttiva». 

Silvano Dominici, commissario della Comunità di valle, ente che ha competenza in tema di mense scolastiche, così risponde alle critiche sul servizio, sfociate giovedì in uno “sciopero” di genitori di Denno e Campodenno, che hanno ritirato i figli all’ora del pranzo. Alle critiche espresse, agli interventi politici sul “caso”, Dominici non intende dare risposta. «Tutti tendono a banalizzare - afferma -. La ristorazione scolastica è un servizio difficile. In valle di Non abbiamo 21 mense, ognuna ha problematiche e risposte diverse. Martedì scorso la commissione mensa è stata a Denno, abbiamo consumato lo stesso pasto servito agli studenti delle scuole medie. L’esito non è stato negativo. Il riso era piacevole, la frittata molto buona».
Proprio dal mondo delle scuole medie sono giunte le proteste più vivaci, perché spesso il pasto viene servito freddo. «A Denno abbiamo mangiato per ultimi, e la pietanza era a temperatura di 50 gradi e oltre», afferma Dominici, ricordando che della commissione fanno parte lui, un altro rappresentante della Comunità di valle, uno dei genitori, uno degli insegnanti.

«Certo il problema talvolta c’è. Vengono utilizzati lunch box, trasportati fino all’aula di ogni singola classe in contenitori termici. Attualmente stiamo testando il terzo tipo di lunch box, migliore dei precedenti, perché a questo non si attacca il cibo. È stato deciso di inserire nei contenitori termici sacche di acqua calda per garantire maggior conservazione del calore. Si sta facendo tutto il possibile per risolvere i problemi - sottolinea Dominici -. Il problema maggiore c’è a Cles, dove i pasti vengono confezionati nelle cucine dell’Enaip, e il trasporto è di maggior durata, ma ieri la commissione è stata lì, e anche in questo caso il parere è stato tutt’altro che negativo».

Le lamentele però ci sono ancora. «Lo so. Posso dire che le mense sono controllate da noi, da professionisti esterni, dall’Azienda sanitaria cui è stata chiesta collaborazione esterna per un’intensificazione delle verifiche, dai Nas. Posso dire che molti riconoscono i miglioramenti fatti. Ricordo ancora che quello delle mense è un servizio difficile, ma non è possibile dire che niente, rispetto a un mese fa, sia cambiato».

Era stato lo stesso Dominici ad affermare, a metà ottobre, che dal 26 di quel mese tutto sarebbe cambiato. «Certo - ammette. - Ho detto che le cose sarebbero cambiate, ma non che tutto in un attimo si sarebbe risolto. La ditta Markas sta facendo il possibile, il miglioramento avviene a piccoli passi. Nessuno ha la bacchetta magica. Stiamo lavorando in una situazione di grande criticità, il solo ingresso a scuola della commissione è complicato».

Ora però anche dalle scuole di Ton e Taio giungono segnali di un possibile “sciopero” dei genitori. «È loro diritto poterlo fare. Ripeto, se delle persone credono che simili azioni possano essere utili, possono farlo. Da parte mia posso dire che tutte le parti coinvolte stanno facendo il possibile, e che io in prima persona mi sto impegnando a fondo per la soluzione dei problemi esistenti».

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