Coredo, pronta la nuova biblioteca

di Nicholas Chini

Giovedì pomeriggio 1° marzo aprirà al pubblico la nuova biblioteca comunale, che con i suoi quasi 400 metri calpestabili e 25.000 volumi creerà un nuovo polo culturale in centro storico, a pochi metri da Casa Marta. Prima dell’apertura l’edificio accoglierà i ragazzi delle scuola materna, elementare e media di Coredo, che si troveranno con i bibliotecari e il sindaco per salutare l’apertura della biblioteca.

«Sono la persona più felice del mondo», non usa mezzi termini il sindaco Paolo Forno, il quale vede concretizzarsi un progetto che ha seguito da vicino quando era assessore alla cultura a Coredo: «Un grazie va all’ex sindaco Maurizio Scoz, che ha creduto nel progetto di riqualificazione dell’edificio delle scuole elementari per poi adibirlo a biblioteca. Il mio predecessore Scoz con lungimiranza ha avuto il coraggio di investire nella cultura, un settore spesso lasciato indietro». Il primo cittadino ci tiene a ringraziare il vice Lorenzo Rizzardi, il responsabile dei lavori pubblici ingegner Franco Ossanna, il progettista ingegner Paolo Montagni, i bibliotecari Claudio Travaglia e Maria Cristina Menapace.
La biblioteca è stata realizzata riqualificando le scuole elementari, che dal 2010 hanno cambiato sede.
L’attuale edificio della biblioteca sarà destinata a sede operativa del Corpo Bandistico di Coredo, che ora si trova negli scantinati dell’ex municipio.

Il primo lotto di lavori, terminato nel 2014, prevedeva solamente la ristrutturazione del piano terra, l’intervento è stato finanziato con il Fondo unico territoriale della Provincia. Con l’avvento del Comune di Predaia l’amministrazione Forno ha deciso di partecipare nel 2015 al piano nazionale «6.000 campanili» che ha stravolto il progetto iniziale, estendendo l’intervento al secondo piano e a quello interrato, con l’aggiunta di un ascensore esterno - non obbligatorio - per rendere la struttura accessibile a tutti. Il bando nazionale premiava i primi progetti presentanti dai Comuni attraverso la piattaforma dell’Anci, nel «click day» iniziato alle ore 9.00 del 13 maggio 2015. Secondo il sindaco «è stato fondamentale avere a disposizione un secondo piano, in modo tale da garantire una divisione logistica idonea e attenta alle necessità di tutti gli utenti».
Con la nuova sede raddoppiano gli spazi e il magazzino del piano interrato sarà il «polmone» della biblioteca, dove potranno essere depositati oltre 10.000 libri che a richiesta saranno immediatamente accessibili, senza «soffocare» la biblioteca. Saranno direttamente consultabili dagli scaffali 25.000 volumi, la capienza massima della struttura sarà però di 40.000.

L’ingresso alla nuova biblioteca si trova di fronte alla Cassa rurale ed è accessibile dalla strada. Al piano terra è stato allestito uno spazio, isolato acusticamente da una porta, rivolto ai più piccoli. Una parte è dedicata ai bambini nella fascia 0-6 anni e un’altra agli under14 che si affacciano allo studio. Questa parte della biblioteca può, grazie agli scaffali mobili, diventare all’occorrenza una sala conferenze con capienza di 50 persone. Una porta-finestra collega la sala dei ragazzi ad un davanzale esterno sul quale in estate il Comune potrà far sistemare degli ombrelloni per lo studio e la lettura all’aria aperta. Se da una parte le enormi finestre sono poco pratiche per l’organizzazione degli scaffali, dall’altra forniscono un’eccellente illuminazione della biblioteca.

Al primo piano, nell’ala che dà sulla strada, c’è una sala per i ragazzi under 18, con un maxischermo dotato di sistema «home-video», adatta a chi studia anche nella confusione o semplicemente a chi vuole guardarsi un film. Sempre al secondo piano c’è una classica sala studio con 34 posti a sedere, anche qui gli scaffali hanno le ruote per poterne rivalutare la disposizione in futuro. In corrispondenza delle finestre sono state collocate 4 «isole per lo studio» e al centro della sala un tavolo per i lavori di gruppo. Gli orari di apertura sono in fase di definizione e saranno disponibili entro la fine della settimana.

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