Folgarida Marilleva, inizia il futuro

di Lorena Stablum

«Questa è la più felice e naturale delle conclusioni». Ad affermarlo è Sergio Collini, il presidente delle Funivie di Madonna di Campiglio spa, appena indicato dall’assemblea dei soci quale nuovo membro del consiglio di amministrazione di Funivie Folgarida Marilleva spa.

Con l’insediamento del nuovo cda, eletto la mattina del 28 ottobre, l’azienda funiviaria della Valle di Sole si lascia alle spalle un passato recente piuttosto tormentato, generato dal crack Aerpoterminal Venezia, e apre un nuovo corso della propria storia. La nuova governance si è insediata ufficialmente dopo l’acquisizione in agosto del controllo della società da parte di Sviluppo Aree Sciistiche (Sas) spa, controllata a sua volta da Funivie Madonna di Campiglio spa. «Questo cda - ha commentato Collini - deriva da un accordo ben preciso tra le funivie di Campiglio e Trentino Sviluppo, che hanno dato vita a Sas, e i soci che hanno partecipato all’iniziativa».

Nell’organo di governo, oltre alla riconferma del rappresentante indicato dall’assemblea degli Strumenti finanziari partecipativi Sfp1 Mario Slucca, trovano quindi spazio Marcello Andreolli, Patrizia Ballardini e Paolo Toniolatti (in quota Campiglio). Franco Zini invece siede in rappresentanza della Val di Sole Group, la società a cui hanno dato vita alcuni imprenditori, operatori, associazioni del territorio con un capitale sociale di partenza di 6,5 milioni di euro di cui sono stati sottoscritti fino a oggi 6,2 milioni di euro.
Anche il sindaco di Dimaro Folgarida Andrea Lazzaroni fa la sua entrata in cda. Collini ha preso la parola quasi al termine dell’assemblea ordinaria, dopo che il presidente uscente Aldo Albasini e Luca Mandrioli, vicepresidente e curatore fallimentare, hanno salutato i presenti con l’esposizione di dati di bilancio piuttosto brillanti.

Collini ha quindi voluto illustrare l’indirizzo che guiderà il nuovo corso sia in merito al piano industriale che societario e ha indicato tra le priorità il rafforzamento della Skiarea fino a farla diventare una realtà più aggregata anche a livello di società e con il coinvolgimento di Pinzolo e la ristrutturazione del debito rinegoziando, da un lato, gli accordi con il mondo creditizio e, dall’altro, intervenendo sugli Sfp. «Nei prossimi mesi stenderemo il piano industriale - ha aggiunto Collini - Una questione importante è quella legata al piano attuativo di Folgarida. Riprenderemo da dove ha lasciato il cda precedente non per fare speculazione ma per creare valore per la società. Rispetto, invece, all’attività caratteristica è fondamentale implementare l’innevamento artificiale e allargare le piste».

Collini non ha tralasciato nemmeno di fare riferimento alla stazione turistica di Marilleva 1400 dicendosi disponibile a partecipare a un tavolo di lavoro sul tema. Una disponibilità che l’assessore provinciale all’Urbanistica e agli Enti locali Carlo Daldoss, presente con il collega di giunta, l’assessore al Turismo Michele Dallapiccola, ha accolto con favore sebbene abbia anche ricordato come la Provincia in questi anni non sia stata ferma e abbia provato a individuare possibili soluzioni e a intercettare capitali e operatori finanziari esterni.
«La questione è anche giuridica - ha spiegato -. Su questo, forse, Mandrioli potrà darci una mano ora che è svincolato dalla curatela fallimentare». Nel suo intervento Daldoss è poi tornato sul valore del paesaggio sostenendo l’importanza di riqualificare l’esistente prima di «costruire nuovi metri cubi di cemento».

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