Ciclovia da Caldaro al Lago d'Iseo

C’è un accordo sovraregionale per dare vita ad una ciclovia dal Lago di Caldaro al Lago di Iseo, attraverso i passi della Mendola e del Tonale, collegando i tratti mancanti delle ciclabili esistenti.

Un percorso che valorizzi i territori attraversati fra l’Oltradige (e Bolzano) e il Lago di Iseo (nelle province di Bolzano, Trento e Brescia) è l’obiettivo di un protocollo d’intesa fra le Comunità della Valle di Sole e della Valle di Non, la Comunità montana di Valle Camonica/Parco dell’Adamello e la Comunità comprensoriale Oltradige e Bassa Atesina. Il protocollo è già stato approvato dalle due Comunità delle Valli del Noce e con esso si punta a definire, promuovere e valorizzare in maniera sinergica il percorso sovraregionale per le due ruote, considerato un arricchimento culturale, sportivo e turistico dei vari territori che attraversa.

Da Caldaro (collegato alla Mendola dalla funicolare) al Lago d’Iseo andranno quindi riempiti i «vuoti» fra i tratti di piste ciclabili esistenti: obiettivi del protocollo d’intesa sono l’organizzazione di incontri per scambiare informazioni sulla gestione e la manutenzione del percorso, la definizione dei raccordi da realizzare o migliorare, la promozione di azioni comuni di informazione e di promozione del percorso, la definizione della segnaletica.

«Abbiamo concordato questo protocollo d’intesa per la promozione di questa ciclabile unica, per la Val di Sole è progettato il tratto mancante, tra Fucine e il Tonale, previsto dal Fondo strategico, il cui accordo è già stato trasmesso alla Provincia e che andremo a realizzare nei prossimi due anni», ci spiega il presidente della Comunità della Valle di Sole Guido Redolfi. «L’input - continua - è venuto dalla Comunità della Valcamonica, dove la ciclabile per adesso arriva a Ponte di Legno e va realizzato il tratto fino al Tonale. C’è un bando a livello nazionale che prevede finanziamenti di infrastrutture di questo tipo se c’è più di un soggetto».

In Val di Non, ricorda il presidente della Comunità di valle Silvano Dominici - tutto ciò e perfettamente in linea con quanto previsto dal Fondo strategico: si tratta di collegare la ciclabile dell’Alta valle al Passo Mendola da un lato e alle Plaze di Dermulo dall’altro, completando poi il tratto di Cles e Mostizzolo. «Obiettivo principale delle progettazioni preliminari è stabilire i costi entro la fine dell’anno», spiega Dominici, e il protocollo con gli altri territori dà più forza al progetto per il quale si intende cercare qualche finanziamento anche nazionale.

«La ciclabile dal Lago d’Iseo a Caldaro - osserva - è un prodotto turistico accattivante». Il nascente percorso - viene spiegato nella delibera con cui la Comunità della Valle di Sole ha approvato il protocollo d’intesa - ricalca la dorsale di percorrenza Milano-Bolzano, ma è anche premessa ad un percorso ciclabile di valore internazionale che dal Lago di Costanza giunga, lungo percorsi fluviali (Reno, Adige, Oglio), sino al Lago di Iseo e al Fiume Po, per poi collegarsi lungo percorsi ciclabili già in gran parte esistenti e proseguire da un lato verso il Delta del Po, Venezia e il Mediterraneo, dall’altro verso Torino (dorsale VenTo) ed anche, attraverso le ciclabili dei passi appenninici, verso Firenze e Roma.

Il protocollo prevede che le decisioni assunte, gli elementi e le attività di rilievo vengano trasmesse al Ministero dei Trasporti, alla Regione Lombardia e alle Province autonome di Trento e Bolzano, alla Provincia di Brescia, «enti ai quali verrà chiesto di predisporre conseguenti atti affinché la realizzazione del percorso ciclabile ?Caldaro ? Iseo? venga facilitato e sostenuto».

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