C'è l'accordo sul nome Sarà «Malé Val di Sole»

Il nuovo Comune a partire dal 2020

«Malé Val di Sole», decorrenza a partire dal 2020 e sede a Malé. Sono i termini dell’accordo trovato dai Comuni di Malé, Croviana e Caldes sul progetto di fusione che li vede protagonisti nella bassa Val di Sole. Dopo un ampio dibattito intorno alla denominazione, che mostrava alcuni consiglieri di Croviana contrari alla presenza di Malé nel nome del Comune, e alla data di inizio del nuovo ente, che si voleva anticipata rispetto a quanto poi stabilito, le tre amministrazioni sono riuscite a trovare l’equilibrio per far proseguire un percorso che sembrava piuttosto accidentato.

Fin qui le difficoltà non sono mancate tanto che lo stesso assessore provinciale Carlo Daldoss era stato chiamato a partecipare a un incontro delle giunte nella serata di venerdì scorso. Da allora, e in seguito alla presa di posizione di Caldes che, per non far fallire il progetto, aveva concordato sui termini proposti da Malé, le riunioni si sono susseguite tra i sindaci Bruno Paganini, Antonio Maini e Laura Ricci finché, come detto, non si è giunti al compromesso. Nei prossimi giorni quindi i consigli comunali approveranno la richiesta alla giunta regionale di avvio della procedura di fusione necessaria per l’indizione del referendum che, se avrà esito favorevole, darà vita al Comune di «Malé Val di Sole».

Fino all’ultimo, le amministrazioni hanno dialogato per la definizione di alcuni aspetti istituzionali, come ad esempio l’eventuale costituzione delle Asuc o la previsione della rappresentanza di ciascun Comune originario, e sulla possibilità di dare vita a un ente più ampio ricomprendendo Terzolas e Cavizzana, dove da qualche tempo si ventila la possibilità di una raccolta delle firme da parte dei cittadini: come è noto, le amministrazioni dei due Comuni, invece, hanno deciso di seguire la strada delle gestioni associate obbligatorie.

A Terzolas, peraltro, alcuni cittadini, che fanno parte del comitato «Per una Val di Sole più unita», hanno già deciso di avviare la raccolta delle firme per dare ai propri concittadini la possibilità di esprimersi in merito al proprio futuro amministrativo attraverso il referendum. «Il comitato è nato perché vedeva nella partecipazione dei cittadini una necessità per arrivare a un risultato condiviso - commenta Alessandro Manini -. Crediamo che sia giusto che la parola passi a loro in modo che non si trovino davanti a delle scelte calate dall’alto ma ne siano partecipi. Siamo fiduciosi visto che diversi cittadini di Terzolas ci hanno incoraggiato su questa strada. Come comitato vedremo anche se, compatibilmente con i tempi limitati, riusciremo a coinvolgere anche i cittadini di Cavizzana. Questa fusione, dopo quella di Dimaro e Monclassico, è l’unica che sta partendo in Val di Sole e riteniamo che sia molto importante per tutta la valle».

A breve il comitato depositerà negli uffici comunali i moduli per la raccolta delle firme e nei prossimi giorni organizzerà una serata durante la quale illustrerà i motivi a sostegno della richiesta di indizione del referendum.

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