Lo stalker non risparmia, la tomba del padre

Una donna della Val di Non perseguitata da oltre quattro anni. «Non c'è alcuna protezione»

di Guido Smadelli

«Non sono più capace di vivere. Voglio lanciare un messaggio a tutte le donne che vivono quanto io sto vivendo. Siamo del tutto indifese, nessuno ci difende, non abbiamo garanzie né protezione». A parlare è una donna, madre di due figli, separata, che ora vive da sola, in alta valle. Da quattro anni subisce «attenzioni»: ne abbiamo già parlato su queste pagine, in questo arco di tempo si sono susseguiti danneggiamenti all'automobile (il serbatoio pieno di zucchero una volta, di chiodi un'altra), telefonate ad ogni ora, lettere di insulti con minacce anche nei confronti della figlia, vandalismi in casa, ultimo l'allagamento del garage, pochi giorni fa.

La donna, che definiremo «Maria», ha presentato denunce, chiesto aiuto, ma il suo stalker rimane anonimo, e continua ad intessere la propria tela. Giunge persino a negare un'identità, alla sua vittima: «Maria» non fa in tempo a mettere un'etichetta col proprio nome sulla buca delle lettere e sul campanello, che viene tolta. Lei lavora; non può controllare la casa 24 ore al giorno. Basta che esca, per lavoro o una commissione, e qualcosa avviene. Lascia la maglietta da calcio del figlio pulita ed appesa fuori dalla porta? Sparisce nel nulla. E su alcuni bar della valle c'è il suo indirizzo con numero di telefono, con promessa di prestazioni di ogni tipo.

A colmare il vaso, l'ultimo atto. «Mi sono recata sulla tomba di mio padre, al cimitero. Le piante sono state strappate, le decorazioni sono state buttate chissà dove. Era già successo due anni fa, quando il vaso con i crisantemi era stato fatto a pezzi. Mi chiedo se sia vero, che non si può fare niente. Mi sento indifesa, spero che non passi all'azione. Servono prove, ma è chiaro che si tratta di qualcuno che davanti a casa mia passa ogni giorno. Non può essere invisibile». «Maria» cede a qualche lacrima. «Molte donne si trovano in situazioni analoghe. Non c'è aiuto. Una videocamera non serve, servirebbe aiuto concreto. Che non c'è»

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