L'anticorruzione torna nelle mani di Galvagni

di Giorgia Cardini

La prevenzione della corruzione e le iniziative per la trasparenza dei Comuni associati di Albiano, Lona Lases, Segonzano e Sover sono state rimesse nelle mani del dottor Marco Galvagni.
È il vicesegretario della gestione associata avviata tra i quattro enti, infatti, il nuovo responsabile del settore: nuovo per modo di dire, visto che aveva già questa competenza quando era segretario del Comune di Lona Lases, prima che le gestioni associate fossero avviate. E che proprio in tale veste si era scontrato duramente nel 2016 con il sindaco Marco Casagranda mentre un anno dopo, come responsabile dell’Ufficio cave e dei relativi affari legali e giuridici dei due Comuni dell’area estrattiva (Lona Lases e Albiano), si era prima rifiutato di sottoscrivere i pareri sulle deliberazioni riguardanti il settore e poi avevai inviato ai sindaci e al segretario comunale Roberto Lazzarotto una dettagliatissima relazione che ricostruiva anni di atti amministrativi, conflitti di interesse locali, incroci societari relativi al porfido con riferimenti espliciti ai casi della Anesi srl e della Marmirolo Porfidi (coinvolta nell’inchiesta Aemilia sull’ndrangheta), segnalando anche all’Autorità nazionale anti corruzione i fatti messi in evidenza in quella relazione.
 
Pochi giorni dopo l’emersione di quello scontro, nel marzo 2017, era stata perfezionata la nomina a nuovo responsabile dell’anticorruzione del segretario comunale: lo prevedeva, per altro, la convenzione sulle gestioni associate. Ma la decisione fece comunque discutere, perché parve a molti una vera e propria esautorazione.
 
Adesso, cambia tutto: il primo a firmare il decreto di incarico è stato il commissario straordinario di Lona Lases Ivo Ceolan il 24 maggio (tre giorni dopo nel comune si è votato e uno dei personaggi finiti nella relazione di Galvagni, Pietro Battaglia, è tornato in consiglio comunale), seguito a ruota il 28 maggio dai sindaci di Albiano Erna Pisetta e di Segonzano Pierangelo Villaci e infine, il 1° giugno, dal sindaco di Sover Carlo Battisti.
 
Nei decreti, si legge che l’atto programmatico per la gestione del bilancio di previsione 2018 attribuisce al vicesegretario la funzione di responsabile per la prevenzione della corruzione e di responsabile della trasparenza; e di conseguenza viene revocato il provvedimento di nomina del segretario generale Roberto Lazzarotto.
 
Come mai, questa inversione di marcia? Pierangelo Villaci, sindaco del comune capofila delle gestioni associate, spiega: «Due fa ci era stato fatto presente che Galvagni non poteva essere responsabile dell’anticorruzione perché aveva anche la guida dell’ufficio cave: poi è stato assente per problemi personali diversi mesi. Ora però abbiamo deciso che, vista la sua indiscussa esperienza in materia, è meglio attribuire a lui questa competenza e riordinare i compiti in capo ai responsabili della segreteria, che hanno una mole di lavoro davvero notevole».
 

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