Al Consorzio commercianti "Welcome Lavis" 421 mila euro in 6 anni dalla Provincia

 Buone idee e soldi per realizzarle. Dovrà passare per forza da qui il tentativo di riportarare vivacità commerciale nel centro storico e più in generale in tutto il paese di Lavis. Sfida molto difficile, visti i tempi che corrono, con la capacità di spesa delle famiglie ridottasi sensibilmente a causa della crisi e visto l’affermarsi di modalità di acquisto nuove ed estremamente concorrenziali come quelle nei grandi centri commerciali o su internet.
Le buone idee possono venire sia dagli amministratori pubblici (favorendo con le leve a disposizione dei Comuni l’insediamento di nuovi negozi nei paesi, creando parcheggi e spazi pubblici di attrattivi), che dai singoli commercianti (ad esempio innovando le proprie botteghe rendendole più appetibili). Contrariamente a quanto si possa pensare, anche gli aiuti pubblici provinciali per concretizzarle ci sono e pure in misura congrua: ciò che manca forse è una strategia comune fra pubblico e privati, per utilizzarle al meglio.
Prendiamo proprio l’esempio di Lavis. Da 17 anni sul territorio comunale opera il Consorzio Welcome Lavis, presieduto dal giorno della fondazione da Fabrizio Sicher. L’associazione raccoglie una trentina di commercianti lavisani e dal 2011 ad oggi grazie alla legge provinciale del 2010 relativa alla «qualificazione e valorizzazione dei luoghi storici del commercio»,  ha ricevuto dalla Provincia la tutt’altro che disprezzabile somma di 421.840 euro pari al 40% della spesa ammessa. 
Che ne è stato di quei soldi? «Abbiamo organizzato numerosi eventi, dall’Expò al Palavis in occasione della fiera della Lazzera, alle sfilate di moda al Parco Urbano, dalle Regalie autunnali al Back to School per i bambini - spiega Sicher -. Iniziative che hanno portato visitatori a Lavis e di cui hanno beneficiato i commercianti lavisani».   
Va detto che non tutte le ciambelle sono riuscite col buco (vedi ad esempio il flop delle casette dei mercatini natalizi), ma ci può stare: chi non fa non sbaglia. Ciò su cui si può e si deve discutere, semmai, sono le ricadute che gli eventi finanziati dal Servizio Commercio della Provincia, hanno lasciato a Lavis. 
E questo non fosse altro perché per incassare i suddetti 421.840 euro nell’arco di sei anni, Welcome Lavis ha prospettato spese per 1.018.672 euro. «Ma guardate che manifestazioni ne abbiamo organizzate, e molte - ci tiene a precisare Sicher -. E ognuna ha il suo costo, anche perché per gli eventi più importanti ci appoggiamo ad un’agenzia esterna che va ovviamente pagata. Non va dimenticato che il direttivo del Consorzio è composto da altre due sole persone oltre il sottoscritto: Carmen Zanettin e Corrado Turco e ciascuno di noi ha la propria attività da mandare avanti».
Comune e Consorzio Welcome per il bene della «barca paese», sono due remi che dovrebbero muoversi in sincrono. Questo sta accadendo? «Diciamo che con la precedente amministrazione e l’allora assessore al commercio Perli (nella foto con Sicher, Rossi e Panizza) i rapporti erano buoni - è la risposta del presidente -. Con la nuova amministrazione ci stiamo conoscendo anche perché all’assessorato c’è stato l’avvicendamento tra il consigliere Dallagiacoma ed il consigliere Fabbro». Fare rete, comunque, non viene considerata da Sicher la priorità assoluta per cercare di ridare ossigeno al commercio in paese: «Il problema è la mancanza di liquidità - sostiene - i soldi sono pochi e la gente non spende. Se poi deve farlo va dove i prodotti costano meno. A quel punto contro le grandi catene di distribuzione o contro internet, non c’è rete che tenga». 
D’accordo: e allora perché proporre le iniziative menzionate sopra? «La Provincia stanzia dei soldi per chi le fa. Sarebbe sciocco non usufruirne. E benefici ai commercianti di Lavis ne portano»
Da 17 anni al timone di Welcome Lavis, Sicher si rammarica di non vedere all’orizzonte un possibile successore: «Se ci fosse lascerei l’incarico anche domani - confessa -. Purtroppo manca il ricambio generazionale».

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