Lavis, salta la nanna alla scuola materna

Sul riposino pomeridiano all’asilo non esistono regole: i bambini non sono tutti uguali. Sembra però ragionevole pensare che se un piccolo rimane alla scuola materna «11 ore filate», perché i genitori lavorano, il sonnellino diventi indispensabile. Ma all’asilo rispondono che non ci sono né gli spazi né i fondi né il personale. Così il sonnellino nel dormitorio è riservato solo ai «piccoli».

Un disagio, concernente la «violazione del sonno», avvertito da un gruppo di genitori i cui figli frequentano la Scuola dell’infanzia Madre Maddalena di Canossa di Lavis. E segnalato con una lettera al giornale da una mamma. «Buona parte dei genitori, per motivi di “orario di lavoro”, è costretto a richiedere alla scuola il cosiddetto “anticipo e posticipo”. Il che significa accesso alla scuola materna alle ore 7,30 ed uscita alle ore 17,30. La bellezza di 11 ore circa se si considera che la bambina (la mia, di nemmeno 4 anni) è svegliata la mattina intorno alle 6,30 (risveglio, toilette, vestirsi, colazione e raggiungimento asilo). 11 ore filate dunque, le quali a nostra umile opinione risulterebbero problematiche anche per un adulto».

Per i bambini di tre anni e mezzo, quattro, però, essendo ormai nella categoria dei medi, non è previsto il riposino pomeridiano nel dormitorio, bensì possono appisolarsi in un angolo «di fortuna» all’interno delle sezioni «tra gli schiamazzi». «Risulta evidente in quale stato i bambini arrivino a sera: distrutti, nervosi, irascibili, tanto da addormentarsi senza nemmeno cenare - continua la mamma -. Personalmente ho dovuto spesso chiamare una baby sitter per il giorno dopo in modo tale da poter lasciare mia figlia a casa a riposare e così pure altri genitori sono stati costretti a trovare una soluzione alternativa».  

«Poiché ci è stato ridotto il personale abbiamo dovuto fare una scelta: avendo tolto una sezione, l’anno scorso abbiamo potuto creare un dormitorio unico che contiene lo stesso numero di lettini - spiega Roberta Dallabetta, presidente della scuola materna di via dei Colli -. Con questa soluzione abbiamo i posti contati per i piccoli, e purtroppo, ma non per cattiva volontà, non possiamo far usufruire del dormitorio i bambini più grandi». Ciò nonostante «per i bambini più grandi che stanno tante ore all’asilo e hanno bisogno di riposare si è sempre trovata una soluzione: i genitori hanno accettato di far dormire i bambini nelle sezioni, pur con qualche problema». Ma la mamma non ci sta: «Oltre al danno la beffa, ovvero paghiamo il servizio aggiuntivo di anticipo e di posticipo e paghiamo la baby sitter...

Chiediamo alla Provincia una presa di coscienza e un stima sensata sul dove effettuare coscientemente i tagli: magari non sulla salute psicofisica dei bambini».

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