Cembra dedica una sala alla memoria di Stefano Gottardi

di Luisa Pizzini

Una targa con il nome di Stefano Gottardi sarà apposta nella sala del municipio dove si riunisce il consiglio comunale di Cembra. Quel luogo d’incontro e di rappresentanza, simbolo del paese, d’ora in poi porterà il suo nome. Terrà vivo il suo ricordo nel tempo, assieme all’amore immutato della sua famiglia che a Cembra vive. Proprio come ci aveva vissuto lui.

Sono passati tredici anni. Era il 20 febbraio 2002 quando Stefano Gottardi, appena trentenne, morì seppellito da una valanga nel tentativo di salvare uno snowboarder tedesco disperso sulle piste del ghiacciaio della val Senales. Faceva parte del soccorso alpino della Guardia di finanza, era appuntato, e perse la vita da eroe quel giorno. Ed è la «nobiltà del gesto e lo spirito di sacrificio che caratterizzò il suo agire in quel momento» ad aver spinto la sindaca di Cembra, Antonietta Nardin, a proporre al consiglio comunale l’intitolazione della sala al loro concittadino scomparso. Se ne è discusso lunedì sera, durante la seduta, e la delibera è stata approvata con votazione unanime dei consiglieri.

La tragica scomparsa di Stefano Gottardi ed il suo esempio espresso attraverso il forte senso del dovere che quel giorno lo ha accompagnato fino alla morte vengono ricordati ogni anno dalla Guardia di finanza. Dopo i funerali di Stato che vennero celebrati nella chiesa parrocchiale di Cembra, ci fu l’assegnazione della medaglia d’oro al valore civile e nei mesi scorsi anche l’intitolazione di una caserma, la sede della Sezione aerea di Bolzano ed un’unità navale, della classe «Buratti», il «G.211 Appuntato Gottardi», rischierata in servizio operativo alla Sezione operativa navale di Salerno.

Mancava però un ricordo concreto anche da parte del suo paese. Il consiglio comunale, guidato dalla sindaca Antonietta Nardin, ha recuperato con questo gesto. Simbolico ma allo stesso tempo significativo. Stefano Gottardi, all’epoca della tragedia che sconvolse la sua famiglia e l’intero paese, si era trasferito in val Senales ormai da otto anni. Lì viveva con la sua fidanzata, presentado servizio nella Guardia di finanza.  Il filo che lo legava al suo paese d’origine, paese dove ha vissuto con i genitori Lisetta e Silvestro e le sorelle Agnese, sua gemella, e Cristina era ancora forte. E lo sarà per sempre anche grazie all’omaggio che il paese, attraverso l’amministrazione, ha voluto tributargli.

Nel corso della stessa seduta, tra l’altro, sono stati premiati anche gli atleti della vittoriosa squadra di curling, il Cs Lago Santo. E proprio di questa società Stefano Gottardi era stato giovane atleta e poi anche presidente. In nome del suo paese.

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