Rendena / Il fatto

Pinzolo, raid vandalico all'istituto comprensivo: muri imbrattati, armadietti forzati e estintori scaricati con polvere dappertutto

L'odioso atto di distruzione nei locali scolastici è avvenuto probabilmente il primo  maggio, è caccia ai responsabili, mentre si cerca di riparare gli ingenti danni per consentire la ripresa delle lezioni. Il sindaco Michele Cereghini: «In paese sconcerto e la speranza è che gli inquirenti riescano al più presto ad individuare i responsabili»

PINZOLO. Fosse per il "valore" delle loro gesta non meriterebbero nemmeno una riga di giornale. Parlare di un raid vandalico, come di un rogo doloso o di una lettera di minacce anonime, infatti, purtroppo finisce solo per accrescere la perversa soddisfazione dei vigliacchi che li compiono.

Aver trovato ieri mattina a soqquadro l'Istituto comprensivo Val Rendena di Pinzolo, tuttavia, ha ricadute che vanno oltre i danni arrecati alla struttura, visto che per ripristinarne l'agibilità, è possibile che domani i 180 studenti di elementari e medie che frequentano la scuola, non possano rientrare nelle aule.

Di sicuro non avrebbero potuto farlo ieri, quando i non indifferenti esiti della riprovevole scorribanda, sono stati scoperti dal personale scolastico.

Ieri però (come oggi del resto), fortunatamente gli alunni erano comunque a casa, sfruttando i due giorni di vacanza "collocati" dall'Istituto Comprensivo proprio il 2 e 3 maggio.

Il raid si presume sia stato compiuto domenica, con gli autori che si sono introdotti nell'edificio forzando l'ingresso laterale della cucina.

Una volta penetrati nella scuola, i vandali hanno lasciato il segno del loro passaggio praticamente in tutti i locali, imbrattando i muri con le tempere, danneggiando il distributore di bevande e svuotando completamente i 4 estintori trovati sui corridoi.

«Proprio la polvere dei dispositivi antincendio - spiega costernata l'assessora comunale alle politiche sociali Laura Rossini - ha finito per creare il disagio maggiore, depositandosi in ogni dove. Come amministrazione comunale abbiamo subito messo a disposizione personale per ripulire i locali, affiancatosi a quello scolastico, docente e non docente, accorso per dare una mano».

Dispiaciuto e preoccupato allo stesso tempo, il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini: «Quanto è accaduto non può non preoccupare una comunità come la nostra, nella quale è la prima volta che succede una cosa di questa gravità. In paese c’è sconcerto e la speranza è che gli inquirenti riescano al più presto ad individuare i responsabili. Detto questo, ritengo sia necessario da amministratori pubblici, porsi anche qualche domanda sul messaggio di disagio che attraverso questi gesti sbagliati possono venir lanciati».

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