Sella Giudicarie: l'orso non dorme, e sbrana tre asinelli

di Marco Maestri

SELLA GIUDICARIE - «Chi non muore si rivede». Questa volta però sarebbe meglio dire «chi non va in letargo si rivede». Ed ecco che, venerdì scorso, l'orso è tornato a far visita, con successivo ristoro (quello vero) nel territorio comunale di Sella Giudicarie, precisamente in località «La Rocca», a circa 5 chilometri dall'abitato centrale del comune dell'Alto Chiese: 3 asini letteralmente divorati. Un'asina era perfino in gravidanza, pure il piccolo è finito tra le grinfie dell'affamato plantigrado. L'amaro destino è toccato questa volta al bestiame di proprietà di Giuliano Salvadori e del figlio Lorenzo che, grazie alla passione per gli animali, custodiscono nella baita di montagna 10 manze e 3 asini. «Purtroppo - esordisce dispiaciuto il giovane agricoltore Lorenzo - l'orso questa volta ha colpito il nostro bestiame.

Oltre al crudele destino riservato agli animali, di cui uno in dolce attesa, è davvero deprimente veder andare a rotoli le ore di lavoro. Per noi il mondo dell'agricoltura è una passione ma, di questo passo, diventerà sempre più flebile. Negli ultimi anni, per far fronte ai continui attacchi registrati nelle vicinanze abbiamo installato i recinti elettrificati ma non è servito a niente». Il plantigrado ha infatti divelto il recinto e attaccato i poveri asini presenti sotto la baita. A confermare che la razzia fosse opera di un plantigrado è stato il corpo forestale della sezione di Tione che, contattato dai proprietari del bestiame, sono saliti in località «La Rocca» per prendere visione delle carcasse riverse a terra confermando la presenza delle tracce dell'orso. «Anche il corpo forestale - commenta Salvadori - era sorpreso dell'accaduto. Solitamente in questi periodi dell'anno gli orsi sono in letargo. Una segnalazione insolita che ha lasciato tutti spiazzati. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare il personale del corpo forestale che ha operato con massima disponibilità».

L'amara scoperta è stata fatta nel weekend scorso ma il plantigrado, che non è stato ancora identificato con certezza, aveva già lanciato segnali di presenza nelle vicinanze. Alcuni residenti di Sella Giudicarie, soliti a battere le stradine di montagna quotidianamente, avevano infatti avuto incontri ravvicinati con il plantigrado. Tra questi Sergio Amistadi, ronconese doc. «Ho avuto un incontro ravvicinato - racconta Amistadi - nella serata di giovedì con l'orso. È una situazione che ormai fa paura a moltissima gente e che limita il vivere la montagna in modo tranquillo. Personalmente non ho alcuna paura dell'orso e, anzi, giovedì sera ho provato a rincorrerlo». Nel bonario sfogo di Amistadi, rimarcato dalla chiarezza del dialetto locale, c'è davvero rassegnazione per una situazione che si protrae ormai da troppo tempo.

«A causa della presenza degli orsi - prosegue Amistadi - ormai non viviamo più con serenità la nostra montagna. Tanti hanno paura ad andare a fare delle passeggiate nel bosco perché esiste il rischio di fare incontri poco piacevoli... È ora di porre fine a questo problema che da diversi anni causa razzie al bestiame e incute timore tra la comunità. Personalmente - conclude amareggiato Amistadi - non avrei paura se dovessi incontrarlo con la macchina. In quel caso sicuramente non mi sposterei. Vediamo chi avrà la meglio». Insomma, chi ha orecchie per intendere intenda. A Sella Giudicarie la pazienza sta per terminare.

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