Professione "personal shopper", all'Upt di Tione i primi diplomati

Il personal shopper è uno dei lavori emergenti nei settori della moda, dell’abbigliamento e perfino del turismo, secondo gli esperti. Così all’Università popolare trentina di Tione si è proposto ai ragazzi della terza e quarta classe ad indirizzo vendite un corso con lo Ied (Istituto europeo di Design) di Milano proprio su questo nuovo sbocco lavorativo. Per docente Anna Maria Lamanna, una delle prime personal shopper e consulente d’immagine italiane. «Il personal shopper è una figura specializzata che fornisce consulenza agli acquisti a clientela sia straniera che italiana – spiega Lamanna -. È una professione che nasce negli Stati Uniti ma si sta diffondendo anche da noi: l’idea è quella di avere presente le necessità del cliente, sia stilistiche, che di occasione d’uso e di budget prima ancora di entrare nel negozio. L’obiettivo principale del personal shopper è guidare il cliente in un percorso di acquisti personalizzati affinché nel minor tempo possibile riesca a trovare ciò di cui ho bisogno tenendo in considerazione tante variabili. Consulenza che si svolge quindi in parte fuori dal negozio e in parte durante il momento dell’acquisto e risulta per il cliente anche nell’aver imparato dal personal shopper delle nozioni rispetto al body shape, alla cromia, allo stile, quindi c’è un trasferimento di consapevolezza riguardo al modo di vestire e acquistare. Un bravo personall shopper non si misura dalla quantità di acquisti che propone al cliente, ma dall’offerta di una visione stilistica costruita su misura per il cliente».
Non un venditore, ma un consulente di immagine, bellezza, stile. Una figura che per ora è richiesta soprattutto da facoltosi stranieri in visita nel nostro Paese, attratti dalla forza e dal prestigio del made in Italy: «Se si riesce ad arricchire l’acquisto del cliente straniero anche di questa consulenza - aggiunge Lamanna - accanto a cosa significa made in Italy nel mondo, si arricchisce la sua esperienza di shopping in maniera estremamente personalizzata».
Lamanna lavora a Milano, ma in Giudicarie, riusciranno i ragazzi a spendere questa competenza? «Agli studenti dell’Upt ho trasferito delle conoscenze utili in molti contesti - prosegue Anna Maria Lamanna - ma ho anche suggerito loro di appoggiarsi a strutture ricettive che possono offrire questo servizio come esperienza al proprio ospite a ad agenzie di incoming che organizzano sul territorio attività di ogni tipo, dall’escursione, alle visite ai musei o appunto un pomeriggio di shopping».
A coordinare il corso tionese è stata la professoressa Ketty Tomio: «Il percorso è stato pensato nell’ottica di arricchire le competenze dei nostri ragazzi. Madonna di Campiglio, insieme a Taormina, è ai vertici per turismo del lusso e questa competenza quindi può servire loro come se abitassero a Milano. Abbiamo offerto loro una formazione con lo Ied che è di grande spessore perché crediamo nelle loro potenzialità e vogliamo mettere loro a disposizione tutto quello che possiamo». I ragazzi hanno ricevuto un attestato per la frequenza del corso che a causa del Covid si è tenuto in streaming con Anna Maria Lamanna.
«È una delle iniziative che contraddistinguono il nuovo corso di Upt Tione - spiega il neodirettore della scuola Paolo Zanlucchi - che ha già portato degli sviluppi concreti anche sulle iscrizioni che ad ora sono aumentate di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Sono quelle iniziative che cercano di ampliare anche ad aspetti nazionali le prospettive dei nostri ragazzi, un aspetto a cui tengo particolarmente».

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