Storo, debito fuori bilancio di 34 mila euro per i lavori di allargamento dei ponti agricoli

Il consiglio comunale di Storo si è aperto mercoledì con la risposta alle interrogazioni avanzate dai gruppi consiliari di minoranza riguardanti, oltre alla possibile riduzione dell’imposta locale Imis sulle case di montagna, i lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella zona adiacente alle scuole medie e la gestione dei soldi delle Asuc di Storo. 
Sul parcheggio pubblico (nella foto, i lavori), i gruppi di minoranza Fare e Crescere Insieme hanno interrogato l’amministrazione comunale sullo stato di avanzamento dei lavori, chiedendo inoltre conferma sulla conformità con quanto progettato, vista la polemica sulla realizzazione di un vialetto non previsto dal progetto esecutivo approvato. 
«Ancora una volta - ha commentato a margine del consiglio Luca Turinelli - confermo che l’opera è pacificamente pubblica e la sua ideazione nasce da lontano. Il direttore dei lavori ha ritenuto, in fase esecutiva, di variare il percorso del vialetto inizialmente previsto al margine dell’aiuola, realizzandolo all’interno della stessa, quale collegamento con il cancelletto già esistente e dunque con un accesso rilevato sul posto. La variante non è stata commissionata dall’amministrazione e dunque si agirà conseguentemente con la richiesta di ripristino di quanto approvato nel progetto». 
Poi i gruppi di minoranza hanno invece chiesto delucidazioni in merito alla gestione dei soldi delle Asuc di Storo sostenendo che parte del denaro sia stato utilizzato dall’amministrazione per la sistemazione di alcune strade di montagna e di malghe non appartenenti alla medesima Asuc. 
«Non esistono - ha risposto Turinelli - “soldi dell’Asuc”. Ad oggi, per l’abitato di Storo, i beni di uso civico non vengono amministrati separatamente e, quindi, nel perfetto rispetto delle norme provinciali, stiamo utilizzando le risorse dell’Asuc di Storo per sistemare strade di montagna comunali. Il ragionamento “soldi Asuc” e “soldi Comune” non può funzionare, trattandosi della gestione in capo al medesimo ente. Sarebbe davvero un’ottima cosa se a Storo i beni di uso civico fossero amministrati separatamente: questo consentirebbe infatti di evitare l’inevitabile promiscuità che si genera con la gestione in capo al Comune, che si trova a dover gestire detti beni all’interno della finanza municipale». 
Il consiglio ha poi discusso, oltre che sulla variazione al bilancio pluriennale e sull’approvazione del nuovo accordo relativo alla «Rete di Riserve Alpi Ledrensi», sulla mozione riguardante la possibile modifica del regolamento interno del consiglio comunale inerente la percezione dei gettoni di presenza nei consigli comunali e nelle commissioni: «Tale proposta - prosegue Turinelli - è stata respinta. Riteniamo infatti assurdo che la percezione del gettoni di presenza, 60 euro lordi per ogni seduta, sia strettamente correlata alla durata del consiglio comunale. Dietro alla presenza fisica al consiglio, la cui durata media supera spesso il paio d’ore, c’è la preparazione della documentazione e il tempo impiegato nel poter espletare tutte le richieste». 
L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardava invece il riconoscimento del debito fuori bilancio di circa 34mila euro riguardante i lavori di allargamento dei ponti agricoli comunali, appaltati a inizio 2017 all’impresa Gasparini Davide di Idro per circa 140.000 euro: un appalto molto atteso ma che aveva sollevato qualche mugugno nell’opposizione consiliare: «Si è trattato - ha puntualizzato Turinelli - di una variazione dovuta a delle lavorazioni non previste nelle spesa iniziale ma effettuati dall’impresa affidataria, a cui va giustamente riconosciuto il lavoro effettuato.»

comments powered by Disqus