Il ricordo / Il dramma

Stava, esattamente 38 anni fa la tragedia: 268 morti di cui 28 bambini sotto i dieci anni

Furono messi in campo 19 elicotteri, 774 automezzi, 137 mezzi speciali, 16 gru a braccio lungo, 72 fotoelettriche, 5 battelli, 26 ambulanze, 27 cucine da campo, 144 radio portatili e 4 ponti radio. Stava, el comune di Tesero, fu travolto da circa 180.000 mc di acqua e fango, che portarono con sé, per erosione, ulteriori 50.000 metri cubo circa di materiale

LE FOTO Una tragedia che ha segnato il Trentino
MEMORIA Tante tappe per ricordare la tragedia del 1985

STAVAAccadde esattamente 38 anni fa, il 19 luglio 1985. A causa del cedimento degli argini dei bacini di decantazione della miniera di Prestavel (ore 12:22:55 del 19 luglio 1985), l'abitato di Stava, nel comune di Tesero, fu travolto da circa 180.000 mc di acqua e fango, che portarono con se, per erosione, ulteriori 50.000 mc circa di materiale. Pur essendo stati i soccorsi immediati, le vittime furono 268 di cui 28 bambini sotto i dieci anni. Sopravvissero 20 persone, estratti dalle macerie.

Per le attività di soccorso parteciparono oltre 18.000 unità, di cui oltre 8.000 Vigili del fuoco Volontari del Trentino e 4.000 militari del 4º Corpo d'armata alpino, oltre a numerosi corpi dei Vigili del fuoco Volontari dell'Alto Adige e quelli permanenti di Trento e di Bolzano, Croce rossa, Croce bianca, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo forestale, unità cinofile, sommozzatori e centinaia di volontari.

Stava 1985-2023: 38 anni dopo, le immagini della tragedia

Ritorna in primo piano la tragedia di Stava del 19 luglio 1985, quando una terrificante valanga di acqua e fango, in seguito al crollo dei due bacini di Prestavel, spazzò via poco dopo mezzogiorno l’intera valle del rio Stava, portando con sé 268 vittime

Furono messi in campo 19 elicotteri, 774 automezzi, 137 mezzi speciali, 16 gru a braccio lungo, 72 fotoelettriche, 5 battelli, 26 ambulanze, 27 cucine da campo, 144 radio portatili e 4 ponti radio.

Presso il municipio di Tesero fu istituito quello che oggi sarebbe chiamato COC (Centro operativo comunale), dal quale coordinò i soccorsi il ministro per la protezione civile Giuseppe Zamberletti.  Questi sono i giorno del ricordo.

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