Dolomiti / La tragedia

Ritrovate altre salme sotto il ghiaccio sulla Marmolada: sarebbero di escursionisti della stessa cordata. Proseguono le ricerche

Si attendono i dettagli ufficiali: i corpi di dispersi individuati sarebbero due. La notizia diffusa nel primo pomeriggio di oggi, 6 luglio, dalla Provincia, mentre dall'assessore veneto Bottacin arriva la conferma (tutti i dispersi sono residenti nella vicina regione): si attende di conoscere l'identità delle vittime, coperte grazie ai sorvoli dei droni

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TRENTO. Le ricerche della Protezione civile trentina e del Soccorso alpino stanno proseguendo senza interruzione e poco fa hanno consentito di individuare e recuperare i resti di altri escursionisti coinvolti nella frana staccatasi dalla Marmolada il 3 luglio scorso.

Si ipotizza si tratti dei corpi di alpinisti appartenenti alla stessa cordata, spiega la Provincia in una nota diffusa poco dopo le 15.

Sarebbero tre i corpi individuati dai droni, ma sulla terza salma manca la conferma ufficiale e potrebbe trattarsi di resti appartenenti a una delle sette vittime identificate in precedenza.

I dispersi di cui con certezza si sono ritrovate le spoglie oggi sarebbero dunque due.

Domani si prevede di tornare alle ricerche sul ghiacciao con personale scelto e cani da catastrofe: tecnici di Soccorso alpino, vigili del fuoco permanenti, guardia di finanza, carabinieri e polizia di Stato.

Per garantire la sicurezza degli operatori sono in uso strumenti specifici per monitorare eventuali movimenti del ghiacciaio.

Le persone date per disperse, due delle quali dunque sarebbero state ritrovate oggi senza vita, sono la coppia Davide Miotti di Cittadella ed  Erica Campagnaro di Cittadella, l'altra coppia di fidanzati Gianmarco Gallina di Montebelluna ed Emanuela Piran di Bassano, e Nicolò Zavatta di Vicenza.

Al momento le vittime identificate soono la trentina di Levico Liliana Bertoldi, Tommaso Carollo, Filippo Bari e Paolo Dani. Un altro corpo è in fase di riconoscimento, si tratterebbe di un turista proveniente dalla Repubblica ceca.

Prima di questo ultimo annuncio risultavano oltre alle cinque persone disperse, sette morte e otto ricoverate in ospedale a Trento, Belluno e Treviso (dove si trova il trentino di Fornace Davide Carnielli).

Oggi sono arrivati a Canazei, in valle di Fassa, i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche che la procura di Trento ha delegato per le indagini biologiche sul materiale genetico prelevato dai resti delle vittime del disastro. Il Dna raccolto dovrà poi essere comparato con quello dei parenti che si sono presentati in questi giorni dai carabinieri per la successiva identificazione. Dopo essere stati al Palaghiaccio dove, da domenica, vengono portati resti delle vittime, i militari hanno poi raggiunto il Centro di coordinamento delle ricerche - sede del Soccorso alpino dei vigili del fuoco e della Croce Bianca - sempre a Canazei.

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