Cavalese / Il piano

L'Apt dice sì al "camping deluxe": migliora l'offerta in valle di Fiemme

L'idea è di realizzare un campeggio-resort con area camper da 200 posti, bungalow e case sugli alberi. Il riferimento al progetto è nella relazione che accompagna la variante al piano regolatore

di Andrea Tomasi

CAVALESE. «Un camping di alta gamma non può che essere il benvenuto». Piace l'idea del campeggio-resort con area camper da 200 posti, bungalow e case sugli alberi.

Piace a chi? Piace a Paolo Gilmozzi, presidente dell'Azienda di promozione turistica della Val di Fiemme.

Il riferimento a questa nuova iniziativa imprenditoriale - firmata Società Funivie Alpe Cermis Spa - è nella relazione illustrativa della variante generale 2018 al Piano regolatore generale. Si tratta di un investimento da 10 milioni di euro, pensato anche per la clientela che si serve della vicina stazione funiviaria.

Parliamo quindi principalmente di turisti invernali, principalmente di sciatori.

Il tutto nella zona di Masi di Cavalese. Il tutto in vista delle Olimpiadi 2026.Dalle pagine de l'Adige il presidente della Spa Giulio Misconel ha parlato di un resort stellato, ecocompatibile, che completerebbe l'offerta turistica in Fiemme. Il complesso verrebbe realizzato in località Masi, poco dopo il ponte di legno, utilizzando un'area boscosa. In tutto sarebbero 7 ettari, che oggi sono di proprietà comunale e per il cui utilizzo sarebbe necessaria una convenzione con la società impiantistica.

L'entusiasmo di Misconel è scontato. È condiviso anche dal «numero uno» dell'Apt. «Qualsiasi iniziativa volta al miglioramento dell'offerta - commenta Gilmozzi - non può che essere accolta con entusiasmo. Dobbiamo pensare al futuro e dobbiamo alzare l'asticella. Dobbiamo farci trovare pronti». Ma questo nuovo insediamento non rischia di portare via clienti agli alberghi della valle?

«No. Sono clientele diverse. Ciò che conta è che si vada a fare qualcosa di alta qualità».

Abbiamo interpellato anche Renato Dallagiacoma, per sei anni al vertice dell'Apt di Fiemme. «Non posso dire se si tratta dell'offerta giusta perché non ho in mano tutti gli elementi, ma di sicuro penso che tutto ciò che arricchisce il territorio deve essere seriamente preso in considerazione senza pregiudiziali. Non penso che sia una minaccia per gli albergatori. Anzi, un campeggio di alta qualità potrebbe fare da volano anche per il futuro nel mondo degli hotel».

E per quanto riguarda il consumo di territorio? Non si teme che l'area di Masi - già interessata dal possibile polo sanitario - venga congestionata? «Ma l'avete vista la valle? Lo vedete quanti camper, in alta stagione, già popolano il nostro territorio? Se questi trovano posto in mezzo alla vegetazione non si perde verde. Quanto all'ospedale vale lo stesso discorso: si devono fare tutte le valutazioni perché è ovvio che, essendo a servizio delle valli di Fiemme e Fassa (più Cembra), è bene avere una struttura in fondovalle. Ma queste sono questioni urbanistiche che non mi competono».

Ad avere competenze in materia è invece il sindaco di Cavalese Sergio Finato che sul progetto è parso tiepido: «È nel piano attuativo all'interno del Piano regolatore, che non ha ancora concluso il suo iter di approvazione. Deve ancora esserci il passaggio in Provincia. Si parla di giugno. Noi come amministrazione questo passaggio ce lo siamo trovato bell'e fatto. L'ultima parola spetta al consiglio comunale, che è sovrano (...) La pubblica amministrazione può attuare ciò che è nel piano attuativo, ma lo può fare modulando, da 0 a 100 e non si esclude nulla, neanche che quei sette ettari diventino uno».

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