Stop ai bus navetta per il Gardeccia Il Comune: questione di sicurezza

«Non intendiamo fare polemica sulla questione, certo che trovarci con l’impossibilità di offrire il servizio navetta diventa per noi una difficoltà non indifferente»:i gestori del rifugio Gardeccia Marco e Mario Desilvestro, poco prima del weekend scorso hanno ricevuto una chiamata da parte dell’amministrazione comunale che notificava loro la soppressione dei pullmini che dal parcheggio delle seggiovie di Pera portava comodamenti i visitatori fino in località Gardeccia. 
«La soppressione pare sia una scelta inderogabile, per questioni di sicurezza - spiegano i gestori -: quello che a noi dispiace è stato il mancato tentativo di arrivare a una soluzione condivisa con noi, un dialogo per capire come gestire la criticità di una strada che, si sa, è pericolosa. Unico spiraglio su cui avremo da lavorare è trovare un supporto da parte degli impianti del Ciampedie, per avere delle aperture più estese e permettere agli escursionisti di raggiungere e lasciare la località Gardeccia con sufficiente tranquillità». 
Sì, perché se il servizio navetta da Pera era attivo per tutta l’estate, dalle 7 di mattina alle 7 di sera, gli impianti ad oggi non garantiscono orari di apertura così ampi, e la mancanza di un collegamento diretto e accessibile a tutti a Gardeccia, allungherà decisamente le escursioni e renderà difficoltoso l’accesso a molti percorsi fino alla scorsa estate a disposizione di tutti. 
«Con l’accesso unico dal Ciampedie, tutti i percorsi con punto di partenza da Gardeccia dovranno aggiungere almeno un’ora di camminata in più. Un problema, per il modo di vivere la montagna di molti dei turisti che sono nostri ospiti, che hanno sempre più i tempi contati e che non camminano in media più di 2-3 ore. Pare non vi sia neppure la possibilità di accesso a veicoli che permettono gli spostamenti a chi ha difficoltà nel muoversi in autonomia. Per ora stiamo fermi e cerchiamo un dialogo, ma è necessario muoversi perché l’estate è subito qui».
Aperta la discussione in paese e sui social: da alcuni giorni il dibattito sulla decisione di permettere o meno di arrivare in   località Gardeccia coi pullmini sta animando i vari gruppi della val di Fassa, tra cui spicca il questionario proposto sul gruppo pubblico «Re Laurino, le sue leggende e il Catinaccio»: più di 99 persone contro 20 favorevoli hanno votato contro la scelta della giunta comunale, perché «diventa così difficile appropinquarsi a certi rifugi e a certe zone del Catinaccio».
Ma proprio i gestori del Gardeccia, nel sondaggio lanciato sulla pagina Facebook del rifugio, hanno raccolto 1.931 voti, 1.467 dei quali contro la cancellazione del servizio.

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