Due paesi per dire addio a Gianmarco Sommariva Il papà: «È dura, ma abbiamo il dovere di provarci»

Mani assorte, sguardi luminosi, pensieri ed emozioni contrastanti sono state i protagonisti di un pomeriggio di raccoglimento e commiato per un giovane speciale che ha lasciato questa vita prematuramente.

Alla funzione per ricordare ed accompagnare nel suo viaggio nuovo Gianmarco Sommariva, il giovane 19enne ladino vittima di un brutto incidente stradale avvenuto la sera di carnevale, lo scorso 7 febbraio, nei pressi di Predazzo; erano presenti due paesi, quello di Moena, dove Gianmarco ha mosso i suoi primi passi e dove si è svolta la celebrazione in suo onore nella chiesa di San Vigilio; e quello di Vigo, dove attualmente viveva con la sua famiglia.

Una folla colma di giovani, coetanei, amici, conoscenti, o semplicemente ragazzi e ragazze che hanno voluto far sentire la loro partecipazione unendosi. Un gesto d’amore importante, sinonimo di solidarietà e riflessione, che al giorno d’oggi lascia spazio a poche parole. Perché andarsene a 19 anni non dovrebbe mai succedere eppure, a volte, è una strada che si percorre anche se non se ne comprende il motivo.

Toccanti le parole del papà, Maurizio: «In questi giorni di dolore tante son state le domande che mi sono arrivate nel cuore, la prima è perché è successo? E dove troverò mai la forza per andare avanti? Ma poi, mi son giunte, puntuali, le parole di molte persone. Non lo so se riuscirò a fare mie queste risposte, ma ho il dovere di provarci».

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