I geologi ricordano Stava: «Strage figlia dell'arroganza del business»

«La tragedia della val di Stava avvenuta il 19 luglio del 1985 è figlia dell’arroganza del potere economico». Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei geologi (Cng), Gian Vito Graziano, che organizzerà una serie di iniziative per ricordare il trentennale della tragedia della miniera di Prestavel quando ruppero gli argini e 160.000 metri cubi di fango si abbatterono sull’abitato di Stava, piccola frazione del comune di Tesero, in Trentino, provocando 268 morti.

Il 18 giugno, a Roma, e il 23 giugno, a Milano, verrà presentato il libro su Stava scritto dal geologo Daria Dovera, perito di parte civile all’epoca del processo. Il 15 luglio i geologi saranno sui luoghi della tragedia per partecipare a una convention al Palafiemme di Cavalese. Il 16 luglio ci sarà un’escursione lungo il sentiero del Dos Capel e il Sentiero della Memoria.

«Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro, perdere la memoria è perdere la speranza. Noi perciò intendiamo esercitarla non solo per rendere il giusto tributo alle vittime e alle loro famiglie ma anche perchè queste tragedie siano di monito soprattutto alle nuove generazioni di professionisti», sottolinea il presidente della Fondazione Centro Studi del Cng, Vittorio D’Oriano.

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