Dolomiti / Il lutto

L'ultimo abbraccio a Leonardo Del Vecchio al Palaluxottica e sui maxi schermi in tutti gli stabilimenti

Anche a Rovereto i lavoratori hanno seguito i funerali del patron del gigante dell'occhialeria, che si sono svolti nei pressi dello stabilimento principale ad Agordo (Belluno). La famiglia ai dipendenti: "Vi ha sempre considerati membri della sua famiglia. Senza la vostra collaborazione non si sarebbe realizzato il suo sogno"

IL PERSONAGGIO Nel 1958 fondò nel Bellunese il futuro colosso dell'occhialeria che ha una sede anche a Rovereto
IMPRESA Accordo sindacati-EssilorLuxottica, per i lavoratori il premio più alto di sempre
DIPENDENTI Tempo indeterminato per altri 1.150 lavoratori, estesi partecipazione e orario flessibile

AGORDO. I sentimenti diffusi di gratitudine dei lavoratori, dei territori, di tutti. Sono stati una delle costanti dell'addio, oggi, ad Agordo, sulle Dolomiti Bellunesi, a Leonardo Del Vecchio.

I funerali del patron di Luxottica li hanno seguiti  gli operai sul posto e soprattutto dai maxi-schermi sistemati in fabbrica, nel consueto luogo di lavoro, in tutti gli stabilimenti del gruppo, compreso quello di Rovereto, dove operano oltre 600 persone.

Troppa gente per stare tutta nel Palaluxottica, sede delle esequie del grande imprenditore bellunese: il palazzetto polivante si è riempito subito nei 5.000 posti disponibili.

Dentro, fianco a fianco, c'erano i dipendenti di Agordo, Cencenighe, Sedico e altri stabilimenti italiani del gruppo.

C'erano Luciano Benetton, con il figlio Alessandro, l'ex ad Andrea Guerra, il ministro Federico D'Incà. Una cerimonia per certi versi laica, dove i valori del lavoro, del sacrificio, della riconoscenza, hanno fatto da sottofondo alla liturgia religiosa, celebrata dal vescovo di Belluno Renato Marangoni - "un granello di senape, diventato la pianta più grande", ha definito il prelato Del Vecchio.

Lacrime trattenute, commozione composta, con la consapevolezza di essere presenti all'ultimo saluto in modo perfettamente aderente a ciò che il presidente si sarebbe aspettato dai suoi lavoratori, simile ad un abbraccio collettivo.

Il funerale di Del Vecchio ad Agordo è stato la conclusione di una lunga sequenza iniziata ieri con l'apertura della camera ardente, un racconto che è parso va diviso nettamente in due parti.

Da un lato la fitta rassegna delle presenze istituzionali e di quel mondo, dell'economia e della finanza, che cui con i vertici di Luxottica hanno da sempre rapporti. E qui il tono era quello di un doveroso omaggio al capo di un fenomeno industriale confrontabile forse con nessun altro nella storia italiana. "Per questa zona è stato tutto e anche in futuro continuerà con lui" ha detto Luciano Benetton.

Prima di lui, l'ex Ad Andrea Guerra, aveva osservato quasi allo stesso modo: "è una giornata straordinaria. Penso che adesso non cambierà nulla, tutto continuerà con grande silenzio, serenità e sudore".

L'altra faccia delle esequie del patron di Luxottica era quella genuina delle migliaia di singoli, gente comune, paesani, dipendenti, che volevano esprimere nel modo più sincero la riconoscenza per la qualità della vita che un impiego in Luxottica ha consentito loro di avere. Molti erano anche i pensionati, ex operai dell'azienda, che, senza un posto fisso e ben retribuito nella prima fabbrica del Cavaliere, avrebbe avuto davanti solo un destino di emigranti, come molti nel bellunese. Così, chi fra i lavoratori attuali ha voluto seguire le raccomandazioni dell'azienda - non cercando posto nel Palaluxottica, che si sarebbe subito esaurito - si è recato alla consueta sede di lavoro, per un giorno convertita in una sorta di 'tempio', con maxischermi collegati alla celebrazione di Agordo.

È accaduto, oltre che nello stabilimento principale, anche a Cencenighe e Sedico, nel Bellunese, e a Pederobba, in provincia di Treviso.

Macchine e linee ferme per tutte le otto ore, e nessuna ricaduta sulla busta paga. Anche questo appartiene al perfetto stile del presidente.

Durante le esequie, hanno preso la parola la moglie, Nicoletta Zampillo, e il figlio, Claudio, con un messaggio rivolto direttamente ai dipendenti del gruppo. "Vorrebbe io dicessi che lui sarà sempre con voi, vi esorta ad essere forti, vi ha lasciato in eredità qualcosa di straordinario che sono sicura porterete avanti nel migliore dei modi" ha detto la signora Nicoletta. E Claudio del Vecchio, figlio primogenito del patron, ha aggiunto: "Vi ha sempre considerati membri della sua famiglia. Senza la vostra collaborazione non si sarebbe realizzato il suo sogno. Ha preso dei rischi che altri non avrebbero corso perché sapeva che dietro le spalle c'eravate voi. Si emozionava solo quando parlava di voi". La cerimonia funebre si è conclusa poco prima delle 13.

La salma di Leonardo Del Vecchio, secondo quanto si è appreso, è stata trasferita a Milano per la cremazione.

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