Montagna / Il salvataggio

Civetta, recuperati due alpinisti trentini dopo una notte in parete sotto il temporale

Il difficile intervento dei soccorritori in elicottero ostacolato da nebbia e nuvole, i due scalatori stanno bene: dopo il recupero con il verricello sono stati portati in salvo al rifugio Tissi

BELLUNO. Sono trentini i due alpinisti recuperati ieri su una delle amestose pareti del Civetta, in Agordino: erano rimasti bloccati la sera prima a causa dei violenti temporali, fra pioggia e nebbia.

Solo ieri mattina, passato il maltempo, è stato possibile effettuare l'impegnativa manovra con l'elicottero per recuperarli, come spiega una nota del Soccorso alpino.

Le loro condizioni di salute sono buone.

L'intervento, poco sotto i tremila metri di quota, ha dunque permesso il recupero di una cordata colpita dal temporale sul 24° tiro della Via Colonne d’Ercole alla Punta Tissi sul Civetta.

L’allarme all'una di notte: i due scalatori avevano contattato il 118, fradici e infreddoliti.

Ieri mattina i soccorritori bellunesi hanno operato insieme con l'elicottero Pelikan di Bolzano, che ha imbarcato il tecnico del Suem di Pieve di Cadore per l'intervento sulla parete nord ovest del Civetta.

Qui i due alpinisti trentini erano in realtiva sicurezza su una cengia rocciosa, dove avevano bivaccato in attesa di essere soccorsi.

Per procedere, però, è stato necessario attendere che si diradassero la nebbia e le nuvole.

L'operazione è avvenuta in due tempi, sempre ostacolata dal movimento di nubi e nebbia che obbligavano all'attesa e alla scelta della finestra meteo opportuna.

Così dopo il recupero del primo scalatore è stato necessario attendere un nuovo squarcio di cielo più aperto per tornare su e recuperare anche il secondo alpinista.

Entrambi sono stati portati al vicino rifugio Tissi, a quota 2.250, sopra il paese di Alleghe, dove sono stati rifocillati e dopo una notte nella pioggia hanno potuto asciugarsi, con l'aiuto del gestore che ha fornito loro cibo, bevande calde e indumenti asciutti.

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