Montagna / L'allarme

Pietramurata, un enorme crollo roccioso sul monte Casale

È accaduto nel pomeriggio di oggi, venerdì 22 settembre, vicino alla parte iniziale della via ferrata Che Guevara, peraltro già chiusa al pubblico da tempo a causa dei crolli avvenuti l'inverno scorso, sabato mattina i sopralluoghi dei vigili del fuoco e del servizio geologico

BRENTA Pauroso distacco in zona Cima Tosa, nessun ferito
VAL DI FASSA Caduti a Cima d'Uomo tra i 100 e i 200 metri cubi di roccia
BELLUNO Crollo sul Teston del monte Schiara, massi su due vie ferrate
ALLARME Rischio crollo sulla Presanella: attenzione vicino al ghiacciaio

TRENTO. Il boato improvviso è stato avvertito distintamente dall'abitato di Pietramurata verso le 17.15 di oggi, venerdì 22 settembre. Subito chi osservava da sotto la nuvola sollevata dalla massa rocciosa precipitata, era nei pressi della via Ferrata Che Guevara. Un percorso in questi ultimi anni già interessato diverse volte dai crolli, infatti il suo utilizzo era interdetto da tempo con ordinanza del Comune di Dro. Per l'intera stagione, dunque, non è stata frequentata e quanto è accaduto oggi è stata una drammatica conferma di come quel divieto era assolutamente necessario.

Il distacco roccioso odierno, probabilmente favorito dal maltempo, è avvenuto nella parte iniziale della ferrata, un lungo itinerario che dalla località Collongo porta al rifugio Don Zio Pisoni, da poco riaperto, salendo il crinale del monte Daino, nel gruppo del Casale (circa 1.200 metri di dislivello e più di 4 ore di salita).

Si tratta di una delle vie principali di accesso al "Don Zio Pisoni", realizzato cinquant'anni fa e proprio quest'estate nuovamente attivo, grazie alla Sat, che ha completamente rinnovato la struttura restituendole lo status di rifugio alpino (per quasi trent'anni erarimasta declassata a "capanna sociale" per assenza dei requisiti di legge).

Un forte boato e poi l'enorme crollo sul monte Casale, vicino alla via ferrata Che Guevara

Sopra l'abitato di Pietramurata, oggi, venerdì 22 settembre, grande crollo roccioso nei pressi della via ferrata "Che Guevara", lungo percorso attrezzato che porta al rifugio Don Zio Pisoni, nel gruppo del Casale. Da tempo la via era interdetta, con ordinanza del Comune di Dro, proprio per il rischio di nuovi distacchi dopo quelli che negli ultimi anni avevano già danneggiato i cordini metallici e altri elementi di sicurezza

La via ferrata era stata oggetto di chiusura già tre anni fa, in seguito ai danni causati dalla caduta di massi che avevano compromesso anche tratti di cordino metallico e altri elementi di sicurezza. Poi, l'anno scorso si erano svolti dei lavori di ripristino, ma l'inverno aveva portato nuovi distacchi e altri danneggiamernti, da qui la chiusura tuttora in vigore, in attesa di valutare i nuovi interventi indispensabili per la messa in sicurezza.

Il Comune di Dro si è già attivato e domani, sabato, è in programma un sopralluogo che vedrà impegnati i vigili del fuoco e gli esperti del servizio geologico della Provincia.

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