Commercio / Il caso

Carne salada, il governo non risponde: ora si chiede un passo indietro della Provincia

Mozione a Tenno, poi verrà sottoposta agli altri municipi: «Non siamo contro nessuno, ma l’esclusione della zona di origine e produzione nega la storia e la tradizione»

STORIA Qui c'è dal 1.400, ecco le prove 
IL CASO Richiesta dal Consorzio salumi, con l'ok della provincia

RIVA. La politica torna ad occuparsi del "caso" carne salada. Qualche settimana fa Tenno si era fatta sentire con il sindaco Giuliano Marocchi che aveva anche scritto al Ministero, alla Provincia e a tutta una serie di enti chiedendo di non trasformare un provvedimento di tutela in un grave danno all'identità altogardesana di un prodotto tanto caro ai locali.

Lo stesso sindaco ha stimolato il confronto anche in consiglio comunale e ne è nata una mozione a firma congiunta dei due capigruppo di maggioranza e minoranza Giuseppe Zumiani e Andrea Cobbe , discussa e approvata all'unanimità lunedì sera.

Oltre a ribadire quanto già scritto e dibattuto nelle settimane scorse, la mozione impegna il sindaco a farsi parte attiva con tutte le amministrazioni del territorio perché la mozione venga discussa in tutti i consigli comunali, presso l'assessorato competente della Provincia e presso gli altri enti promotori dell'iniziativa IGP, presso il Ministero.

Dopo le missive inviate nella Capitale nelle scorse settimane, da Roma, infatti, al territorio non è pervenuta alcuna risposta.

«Quella dell'altra sera è stata un'importante iniziativa del nostro territorio - commenta il sindaco Marocchi - il tema è molto sentito e il confronto è stato assolutamente ricco di spunti, la votazione all'unanimità è stata la logica conseguenza e per questo ringrazio l'intero consiglio comunale. Mi è stato dato il mandato di coinvolgere tutti i territori dell'Alto Garda e Ledro e di farmi portavoce presso la Pat di questo tema, un onere e un onore che Tenno volentieri si prende perché proprio Tenno ha fatto di questa specificità una propria eccellenza riconosciuta dentro e fuori Provincia".

"Spiace l'assoluto e grave silenzio di queste settimane delle istituzioni coinvolte, segno davvero di poca attenzione al nostro territorio. La nostra iniziativa non è un essere contro qualcuno o qualcosa ma semplicemente il voler vedere riconosciuto quello che la storia, la tradizione, la cultura locale ha già certificato nel tempo, e in questa direzione sarà il mio personale impegno tutelare il nostro territorio e non fare la guerra ad altri».

In sede di dibattito consigliare, lunedì, il capogruppo di maggioranza, Giuseppe Zumiani ha prodotto anche un documento elaborato assieme al professor Mauro Grazioli, tra i più stimati storici locali, dal quale si evince la presenza della carne salada dentro il castello di Tenno nel 1500.

«Credo che anche la storia abbia un valore ed un significato e non permetteremo facilmente che venga sminuito o trascurato in quasta maniera - conclude Marocchi - l'auspicio che faccio è che anche le altre amministrazioni del territorio possano valutare questa iniziativa, certamente l'intero Alto Garda e Ledro con il suo marchio "Deco" ha già una certificazione importante e la deve tutelare, con la speranza di poter essere ascoltati nelle sedi competenti per poter portare la nostra voce e le nostre motivazioni. Sono sicuro che si riuscirà a trovare la giusta soluzione».

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