Sotto sequestro l'area della coop edilizia La costa d'oro

È stata posta sotto sequestro giudiziario preventivo l’area edificabile di 4.607 metri quadrati a Gavazzo di Tenno, un terreno di proprietà della società cooperativa edilizia La costa d’oro (sede in via Frumento ad Arco), presieduta da Marco Prandi. La guardia di finanza di Riva del Garda ieri mattina ha posto i sigilli al fondo, che secondo le indicazioni del piano regolatore generale del comune di Tenno dovrebbe portare alla realizzazione di poco più di una ventina di appartamenti nuovi: si tratterà di prime case. Il reato per il quale risulta indagato il legale rappresentante della cooperativa edilizia è malversazione ai danni dello Stato mentre per la cooperativa è ipotizzato l’illecito amministrativo ai sensi dell’articolo 24 del decreto legislativo 231 del 2001 (articolo 24: indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico).

Secondo le indagini, avviate nel 2013 e coordinate dal procuratore Fabrizio De Angelis, che si è avvalso dell’operato della tenenza di finanza di Riva del Garda, retta dal tenente Felice Di Lorenzo, la cooperativa avrebbe utilizzato in modo diverso dal consentito il contributo provinciale di 3,9 milioni di euro destinati alla costruzione dei 26 alloggi. In particolare un milione e 755 mila euro, la prima parte del finanziamento riscossa in un primo momento, sarebbe stato usato per finalità diverse da quelle indicate dalla Provincia, e nello specifico per l’acquisto del terreno di oltre quattromila metri quadrati e non per la costruzione delle case. Il valore dell’area posta sotto sequestro giudiziario è di 3,18 milioni di euro, quello dell’acquisto. Il presidente della cooperativa, Marco Prandi, ieri era irraggiungibile al telefono.

Era stato il comune di Tenno ad approvare un piano di lottizzazione in quella zona per permettere di realizzare una schiera di prime case e il piano prevede anche tutta una serie di vincoli per la cooperativa La costa d’oro a beneficio della comunità di Tenno, come la costruzione di un parco giochi, la viabilità e i sottoservizi, e la cessione al comune di una parte dei parcheggi che verranno realizzati. Ci sono voluti peraltro quattro anni per la definizione della questione della strada di accesso per la quale l’amministrazione municipale dovette procedere con un esproprio. Peraltro proprio le lungaggini nella sistemazione della strada d’accesso - la delibera relativa alla strada è stata impugnata al Tar da un comitato di cittadini ma anche prima, durante l’iter urbanistico, aveva incontrato notevoli resistenze da parte degli stessi abitanti - avevano già messo sulla graticola il presidente della cooperativa.

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