Il Trentino potrebbe allargarsi, con Magasa e Valvestino

Nel 2008 hanno votato al referendum per diventare trentini, approvando la scelta con una maggioranza estremamente ampia

di Davide Pivetti

Nel 2008 hanno votato al referendum per diventare trentini, approvando la scelta con una maggioranza estremamente ampia. Ma ai censiti di Magasa e Valvesino questo non è bastato.

Sette anni fa, con l'esito referendario, le amministrazioni dei due minuscoli centri del bresciano, hanno potuto avviare un iter amministrativo, politico e istituzionale che ancora non ha trovato completamento ma che piano piano li sta avvicinando al loro sogno, quello di tornare a far parte del Trentino, territorio di cui erano componente a tutti gli effetti fino al 1934, quando il Fascismo decise di separarli da Trento e affidarli a Brescia.

Ma i due paese - 140 abitanti Magasa, 240 Valvestino - del territorio bresciano si sentono l'estram periferia. Un'indagine statistica di qualche anno fa aveva rilevato come i due paesi fossero in fondo alla classifica per reddito di tutta la provincia di Brescia. E con il Trentino accanto, e la sua ancora invitante autonomia, una condizione di questo tipo diventa difficile da sostenre.

Non si pensi però che i censiti dei due comuni abbiano fatto solo calcoli economici. Già oggi Valvestino e Magasa devono far riferimento al Trentino per molti servizi (catasto, tavolare, tribunale competente).

La Regione Lombardia ha da poco dato il suo "via libera" alla modifica dei confini regionali. Da parte trentina non sembrano esserci opposizioni - tra i più convinti sostenitori del progetto c'è l'on. Mauro Ottobre - ma ciò nonostante l'iter richiederà ancora anni. Si dovrà passare dal Ministero dellìINterno e poi andare in Parlamento con una legge specifica.

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