Alto Adige / L'allarme

La carenza di neve frena slittino e sci di fondo. Sulle piste da discesa cannoni al lavoro di notte

In provincia di Bolzano le temperature decisamente troppo miti per gennaio creano problemi ad alkcune improtanti attività importanti per il turismo e il tempo libero. Il meteorologo Peterlin: sulle montagne c'è solo la metà della neve rispetto alla media pluriennale

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BOLZANO. In Alto Adige le temperature sono decisamente troppo miti per gennaio.

Mentre l'innevamento artificiale notturno asseconda gli appassionati dello sci, la situazione è decisamente diversa a causa della carenza di neve naturale per lo sci da fondo e lo slittino.

A malga Tuff, sopra Siusi, i bambini si divertano comunque con le slitte su una lingua di neve, come documenta uno scatto del giornalista Paolo Cagnan.

"Finora l'inverno è stato decisamente troppo mite. Attualmente, sulle montagne c'è solo la metà della neve rispetto alla media pluriennale", conferma il meteorologo provinciale Dieter Peterlin.

"E' comunque ancora presto per parlare di un inverno record, tutto può ancora cambiare. Negli ultimi inverni si sono verificate anche fasi secche e calde più lunghe.

Inoltre, la situazione è decisamente peggiore sul versante nord delle Alpi, dove fa ancora più caldo e dove c'è meno neve", dice Peterlin.

Ieri, 5 gennaio, è stata la giornata più mite di questo inverno, con venti di foehn che hanno portato le temperature in Val Venosta a 18 a Lasa e a 15 gradi a Silandro.

"Nei prossimi giorni continuerà ad essere troppo mite, per poi rinfrescarsi un po' la prossima settimana. Domenica sera ci sarà anche un po' di neve in quota", promette il meteorologo.

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