Covid, nuovo appello del presidente Kompatscher: «Rispettare le regole oppure sarà di nuovo lockdown»

«In Alto Adige ora serve uno sforzo di tutti, altrimenti un nuovo lockdown sarà inevitabile».

«In Alto Adige ora serve uno sforzo di tutti, altrimenti un nuovo lockdown sarà inevitabile».

Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher, lanciando un monito e rinnovando l'appello a rispettare i gesti barriera anti-contagio.

«La situazione negli ospedali è sotto controllo, anche se i numeri attualmente sono piuttosto alti, per questo motivo dobbiamo essere molto vigili», ha aggiunto.
Kompatscher ha annunciato per domani un incontro con le parti sociali per valutare una serie di misure per frenare l’andamento epidemiologico, «senza dover però chiudere del tutto».

Stasera l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha corretto i dati del bollettino quotidiano sull'emergenza. I pazienti covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri sono 236 (3 in più), mentre quelli assistiti in terapia intensiva sono 35 (uno in più).

L’assessore alla salute Thomas Widmann ha sottolineato che «la situazione è seria».

«Possiamo farcela solo se tutti fanno la loro parte e rispettano le regole, purtroppo ci sono ancora troppi che non lo fanno», ha aggiunto Widmann. I contagi attualmente avvengono soprattutto in ambito privato e ci sono ancora troppe feste private, hanno ribadito Kompatscher e Widmann.

Alla seduta di giunta per fare il punto sulla situazione epidemiologica hanno partecipato i vertici dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.

Il direttore generale Florian Zerzer, il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli ed il capo della commissione di esperti Marc Kaufmann hanno riferito la situazione attuale basata sul numero di letti occupati in terapia intensiva e sui test effettuati.

«La situazione è costante e relativamente ancora sotto controllo, per quanto riguarda i casi covid nei reparti normali e in quelli di terapia intensiva negli ospedali. Va segnalato tuttavia un trend di lieve incremento», ha riassunto l’assessore provinciale alla salute Thomas Widmann.
La pressione sugli ospedali resta, però, alta e rappresenta una grande sfida, dal momento che il numero degli infetti resta elevato, ha detto il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, che ha ribadito: «Attualmente sappiamo di dover mantenere alta la guardia, intraprendendo tutte le iniziative possibili per mantenere i numeri bassi».

Kompatscher ha ricordato che i contagi sono in aumento specialmente nei contesti privati. «Dobbiamo fare adesso uno sforzo tutti, attraverso il nostro comportamento, nelle scuole e nei luoghi di lavoro, per ridurre al massimo il numero di infezioni. E tuttavia non possiamo escludere anche così la necessità di misure più restrittive».

Sono, invece, stati chiariti con Roma, ha riferito ancora il presidente, molti interrogativi riguardanti la classificazione dell’Alto Adige sulla base dei dati epidemiologici: a livello europeo ci sono molti livelli di test.

«Non vogliamo dire che le cose vanno meglio di come vadano in realtà, ma dal punto di vista clinico la situazione è sotto controllo e per questo occorre adesso sostenerci l’un l’altro e fare squadra per evitare nuove chiusure», ha concluso Kompatscher.

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