In tribunale a Bolzano: il mullah Krekar ci pensa

Il mullah Krekar potrebbe venire in Alto Adige per assistere al processo in cui è imputato. Krekar, iracheno di 62 anni, attualmente vive in Norvegia ed è uno dei cinque imputati di associazione per delinquere con finalità terroristiche nel processo che si sta celebrando davanti alla Corte d'assiste di Bolzano, relativo all'attività della cellula jihadista meranese.
Dall'inizio del processo, Krekar - tramite il suo avvocato d'ufficio, Enrica Franzini - chiede di poter rilasciare delle dichiarazioni spontanee in videoconferenza. La corte, dopo aver respinto questa richiesta in quanto Krekar è a piede libero, lunedì ha appurato che l'imputato non può in realtà lasciare la Norvegia essendo sprovvisto di documenti validi per l'espatrio, e dovrebbe quindi presentare una domanda alle autorità norvegesi. La corte ha quindi invitato Krekar a far conoscere le proprie intenzioni, a comunicare cioè se intende fare richiesta alle autorità norvegesi di potersi recare in Italia.
Risulta comunque poco verosimile che Krekar possa decidere di venire in Italia, in quanto rischierebbe non solo di non venire più riammesso in Norvegia ma perfino di venire arrestato in Italia, qualora venisse ravvisato un suo pericolo di fuga. Lunedì è stato sentito in aula un inquirente norvegese, Geir Ovstedal, che ha illustrato i precedenti di Krekar in Norvegia, dove venne arrestato per terrorismo e poi condannato per minacce al primo ministro Erna Solberg.
Il mullah Krekar è imputato a Bolzano insieme ad altre cinque persone - Rahim Karim Twana, Hamasalih Wahab Awat, Abdul Zana Rahim, Jalal Kamil Fatah e Bakr Hamad - con l'accusa di associazione per delinquere con finalità terroristiche. Secondo l'accusa, infatti, Krekar sarebbe il «capo spirituale» della cellula jihadista Rawthi hax, smantellata a seguito dell'indagine del Ros di Trento, coordinata dal Procuratore della Dda Davide Ognibene. Il processo a carico dei 6 presunti jihadisti era partito nel marzo 2017 davanti alla Corte d'Assise di Bolzano, presieduta dal giudice Carlo Busato. Nessuno dei sei imputati ha mai presenziato alle udienze.
Il processo è stato rinviato al prossimo 10 dicembre.

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