Bolzano, padre scappato con i due figli «Siamo in Tunisia e stiamo tutti bene»

Sono in Tunisia e stanno bene i due bimbi spariti da Bolzano domenica scorsa con il loro padre, Jamel Methenni. Questa mattina l'uomo ha chiamato sua moglie Rosa Mezzina e ha comunicato che i tre hanno raggiunto la Tunisia e che stanno bene. La madre ha anche parlato con i suoi figli Yassine e Yasmine, di 4 e 2 anni. La donna ha anche ricevuto delle fotografie dei bambini.


Sono in corso accertamenti dei carabinieri di Bolzano con il supporto della direzione centrale della polizia criminale di Roma Interpool. La madre ha avviato contatti con il ministero degli Esteri e viene seguita in questa fase dall'avvocato Nicodemo Gentile.   

Il padre e i due bambini erano scomparsi domenica. La mamma, tornando dal lavoro, si è accorta che in casa mancavano dei vestiti e una valigia. Erano invece rimasti a Bolzano i documenti dei due bambini. Della scomparsa si era anche occupata la trasmissione televisiva 'Chi l'ha vistò. Per il momento non è ancora chiaro, come il padre sia riuscito a raggiungere il suo Paese d'origine, la Tunisia, senza i documenti dei bambini.


«È una follia, un comportamento da Medio Evo. Una persona intelligente queste cose non le deve fare», a dirlo in riferimento al caso del padre tunisino scappato da Bolzano con i suoi due figli piccoli è Harrabi Ferjani, referente bolzanino dell’associazione famiglie tunisine. «Quest’uomo deve capire che una cosa così non si decide da un giorno all’altro e che anche in Tunisia verrà condannato pesantemente. Queste cose vanno fatte per vie legali», continua Ferjani.


«Se la moglie va in Tunisia e si prende un avvocato, quell’uomo se la vede brutta», aggiunge Ferjani che ha saputo di diverse condanne per casi simili. «La nuova legislazione tunisina è molto severa e stabilisce chi i genitori hanno pari diritti», spiega il tunisino dell’associazione famiglie tunisine di Bolzano.


Ferjani ha conosciuto Jamal Methenni, il padre che ora si trova in Tunisia con i suoi due figli di 2 e 4 anni di età, tanti anni fa, ma poi si sono persi di vista. Sapeva che si stava separando dalla moglie.
Ferjani ci tiene a sottolineare che sono tanti i matrimoni misti che funzionano bene e spera che questo caso, finito in questo modo, non venga strumentalizzato.


 

«Facciamo un appello al papà, un appello al buon senso, di poter risolvere la cosa in modo pacifico, non traumatico per i bambini, perchè questi sono problemi che si possono risolvere, non sono gravissimi. Rosa è quà e l’aspetta», così Nicodemo Gentile, l’avvocato di Rosa Mezzina, la moglie di Jamal Methenni, il tunisino di 33 anni che è ritornato nella sua terra d’origine strappandole i figli.


«L’uomo nella videochiamata da Tunisi non ha usato toni preoccupanti, non c’erano segni di nervosismo», ha aggiunto l’avvocato. «La cosa positiva è che sappiamo che i bambini sono in Tunisia col papà e che la mamma ha avuto modo di vedere, grazie alla videochiamata, che stanno bene. Ora vanno verificati i prossimi passi per vedere come fare per far sì che la mamma li possa riabbracciare», ha detto l’avvocato in una dichiarazione ai media.


«Non sappiamo come è arrivato in Tunisia, ci sono indagini in corso», ha aggiunto l’avvocato. «Se l’uomo dovesse tornare in Italia dovrebbe affrontare una situazione giudiziaria, perchè sono diversi i reati che gli potrebbero essere contestati, dalla sottrazione di minori al sequestro, ma se dà segni di volersi riconciliare, tutto si può risolvere», ha sottolineato l’avvocato.

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