Biancofiore va all'attacco: «Vienna rivuole l'Alto Adige»

«L’Austria vuole palesemente riprendersi l’Alto Adige in barba agli accordi di pace ed internazionali, ma mi auguro che non vi sia in questo la complicità del governo italiano delle sinistre, che sacrifica la mia terra sull’altare degli accordi politici per i collegi di Bolzano-Bassa Atesina». Lo afferma la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Michaela Biancofiore.

«Mi auguro che oggi, nell’incontro che il ministro degli Esteri avrà con la ministra degli Esteri austriaca Karin Knessil, non a caso esponente della estrema destra, Alfano respingerà al mittente una richiesta che, come ha detto il vescovo di Bolzano, rischia di minare la convivenza già difficilmente raggiunta e dividere pesantemente la società altoatesina», aggiunge Biancofiore.

«Oltre a far valere la prassi della Farnesina che prevede la non ingerenza degli stati esteri negli affari interni italiani, quale è la questione altoatesina dopo la quietanza liberatoria del 1992», conclude.

 «Renzi e il Pd dicano all’Italia e all’Europa se pur di conquistare due collegi in Alto Adige - non avendo voti propri, sono disposti ad accettare il programma della Svp che prevede di fatto l’indipendenza. La richiesta dei doppi passaporti e l’inserimento nel programma della richiesta delle competenze del Prefetto, che da noi è commissario del governo non a caso, quindi su ordine e pubblica sicurezza , sono infatti la chiara anticamera di una secessione dall’Italia, ormai nemmeno più celata», afferma ancora la deputata.

«Quello che manca alla Svp è il sogno onirico di impossessarsi del palazzo del commissario del governo, palazzo Ducale, eretto non a caso per casa Savoia, dunque la conquista di un palazzo regale per spostarci la sede del proprio realizzato principato. Il Pd si confronti apertamente con Forza Italia e il centrodestra sulla forza dei voti reciproci rinunciando all’appoggio di un partito che sta seguendo anche per il prossimo governo provinciale l’estrema destra tedesca, ne guadagnerà l’Italia e ne guadagnerà in credibilità lo stesso partito», conclude Biancofiore.

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