Si fa dare 50mila euro da incapace, nei guai

Deve rispondere del reato di circonvenzione di incapace un cittadino moldavo accusato di avere convinto un ultraottantenne da lui assistito di versargli in un anno oltre 50.000 euro. Lo straniero è stato alla fine indagato dalla Procura di Trento dopo indagini condotte dai carabinieri di Madonna di Campiglio 

contanti euroRIVA - Ancora un’attività investigativa andata a buon fine da parte dell’Arma di Madonna di Campiglio. Nei giorni scorsi infatti i carabinieri di Campiglio hanno chiesto, e ottenuto, il sequestro preventivo di un’ingente somma di denaro giacente su di un conto corrente intestato al cittadino moldavo S.R. (26 anni), indagato per il reato di circonvenzione di incapace. Le indagini hanno avuto inizio da una querela sporta da B.V., fratello e amministratore di sostegno di B.C. (noto ingegnere ultraottantente), e sono state compiute dai militari campigliani con la direzione della Procura della Repubblica di Trento.

Nonostante l’incarico di prestare assistenza a B.C., affetto da una patologia degenerativa,

il cittadino moldavo S.R. sembrava più interessato a prendersi cura dell’ingente patrimonio

dell’anziano.

Approfittando dello stato mentale non più lucido e guadagnando progressivamente - in maniera

subdola - la sua fiducia, S.R. è riuscito a ottenere il compimento, da parte dell’anziano, di una

moltitudine di atti di disposizione patrimoniale a suo favore, con contestuale pregiudizio per

l’ingegnere: dal prelievo materiale direttamente allo sportello bancario, all’esecuzione di ripetuti

bonifici.

Mediante siffatte condotte, S.R., dal giungo 2012 fino al termine dell’estate 2013, è riuscito a farsi

trasferire un vero e proprio tesoretto (oltre 50.000 euro). Le indagini dei carabinieri di Madonna di Campiglio, in concerto con la Procura della Repubblica di Trento, hanno permesso di appurare che S.R. fosse ben consapevole dello stato mentale di B.C., ormai chiaramente compromesso, ma ciò non è bastato a frenare il suo intento di ottenere pagamenti e donazioni non dovute.

Inoltre, i militari dell’Arma hanno ricostruito con esattezza la movimentazione di denaro dai conti

correnti di B.C. in favore del badante moldavo; le risultanze investigative hanno condotto il Giudice

per le Indagini Preliminari a emettere il decreto di sequestro preventivo del conto corrente di S.R.,

congelando così gli illeciti proventi.

I militari sono riusciti a rintracciare i soldi nonostante l’indagato avesse tentato di occultarne il

possesso mediante trasferimento su vari conti e passaggi di assegni a favore di diverse persone del

suo entourage famigliare.

comments powered by Disqus