Società / Salute

Alzheimer in provincia, l'età dei malati si abbassa: «Aumentano cinquantenni e sessantenni»

L'avvertimento di Giorgia Caldini, infermiera e coordinatrice del Centro Alzheimer Trento, una struttura preziosa che compie vent'anni e li celebra con una serie di eventi venerdì 2 e sabato 3 dicembre

IL PUNTO In Trentino 8 mila persone malate di Alzheimer o demenza
TERAPIE Anche otto bambole per curare le demenze

di Fabio Peterlongo

TRENTO. «L'età alla quale i nuovi pazienti si avvicinano alla nostra struttura si abbassa sempre di più. Se un tempo arrivavano al Centro Alzheimer gli ottantenni, oggi vediamo sempre più di frequente cinquantenni e sessantenni». L'avvertimento di Giorgia Caldini, infermiera e coordinatrice del Centro Alzheimer Trento, risuona come un allarme e un invito a non prendere sottogamba la salute neurologica anche in età relativamente giovanile. Il Centro Alzheimer di Trento compie vent'anni e celebra questa ricorrenza con una serie di eventi di informazione.

Due giorni, venerdì 2 e sabato 3 dicembre, in cui la cittadinanza è invitata a prendere contatto con le attività del Centro. «Il perché di questo abbassamento dell'età in cui emergono i sintomi dell'Alzheimer non è chiaro - ha spiegato Caldini - potrebbe essere anche semplicemente l'emersione di un fenomeno che c'è sempre stato, ma che un tempo si teneva nascosto. Purtroppo capita che i casi così precoci abbiano un rapido deperimento».

Nei due giorni del ventennale, ci sarà spazio non solo per la sensibilizzazione, ma anche per l'espressione da parte degli stessi pazienti del Centro: «Venerdì, presso l'auditorium del Conservatorio Bonporti, gli ospiti si esibiranno in un pezzo musicale che hanno scritto loro stessi insieme al loro maestro di musica Paolo Baccarini - ha sottolineato Caldini - La musica ha un enorme potenziale terapeutico per le persone con Alzheimer. Essa non ha bisogno di essere spiegata, arriva semplicemente alle persone con la sua bellezza e regala qualche momento di benessere alla persona colpita da questo tipo di patologia».

La composizione di questo pezzo musicale risale all'anno scorso, eppure il ricordo della melodia è rimasto nella memoria degli ospiti: «Una signora a distanza di un anno si ricordava perfettamente della musica che aveva ascoltato un anno prima, è stato sorprendente», ha raccontato Caldini. Contribuiranno a questa immersione nella musica gli studenti delle scuole medie Bresadola, anch'essi coinvolti dal maestro Paolo Baccarini in un percorso che ha portato alla composizione di pezzi musicali rivolti alle persone che hanno bisogno di aiuto.

Sabato arriverà il momento clou con l'esibizione del musicista Albert Hera: «È un maestro dell'improvvisazione musicale, ci piaceva sottolineare in questo modo come anche i familiari delle persone con Alzheimer si trovino spesso a dover improvvisare attività, strategie, per migliorare la qualità di vita del proprio caro», suggerisce Caldini.

Nei vent'anni dalla sua fondazione avvenuta il 20 novembre 2002, circa 350 persone si sono avvalse dei servizi del Centro Alzheimer Trento. La struttura ha la possibilità di accogliere 23 persone ed ha attivi circa 40 progetti individuali. Lo staff è composto da 11 persone: un'infermiera (la coordinatrice Caldini), sette operatori socio-sanitari, due educatori e un fisioterapista. Si avvale come consulenti esterni del contributo specialistico di uno psicologo e di un musico-terapista.

comments powered by Disqus