«Vaccinate i bimbi: alcune malattie stanno tornando»

L'allarme lanciato dai medici trentini

di Patrizia Todesco

I movimenti anti-vaccinazione affilano le armi e i genitori hanno sempre più dubbi. Il risultato è che le coperture vaccinali, che dovrebbero crescere, invece calano, e malattie che si credevano debellate rifanno invece drammaticamente capolino. Alcune vaccinazioni dei bambini sono addirittura scese sotto i livelli di guardia. E così i medici riuniti ieri per il convegno «Vaccinazioni 2016» hanno posto l'attenzione su una serie di casi clinici realmente accaduti, frutto di mancate o ritardate vaccinazioni.

Recente, ad esempio, quello di un bambino che era stato per un periodo in Marocco. Tornato in Trentino, gli è stata diagnosticata l'epatite A. La malattia, però, nel frattempo era già stata trasmessa ai fratelli, ai compagni di classe delle elementari e anche quelli della materna, oltre che ad un gruppo di adulti. Risultato: oltre 30 persone malate di una patologia evitabile con la vaccinazione, consigliata soprattutto per i soggetti che viaggiano.

Oppure ancora il caso di una mamma che credeva di essere stata vaccinata contro la rosolia, si è infettata in gravidanza e poi ha dato alla luce un neonato con rosolia congenita e gravi deficit cognitivi. Non da meno i rischi corsi da due bambini, una di appena tre mesi e l'altro di 18, portati al S. Chiara per meningite «Sbagliato pensare che la vaccinazione per Meningite B possa essere fatta quando i bambini sono più grandi perché i primi mesi sono quelli più a rischio e crearsi un calendario vaccinale proprio è sbagliato», mette in guardia Annunziata Di Palma, capo del dipartimento di pediatria dell'Azienda che ha invitato gli operatori sanitari e in generale gli adulti a non sottovalutare i richiami e le vaccinazioni.

«Nel 2006, nel nostro reparto, è morta una bambina di due anni per morbillo. Era ricoverata da noi per una grave malattia neurologica e non poteva quindi essere vaccinata. L'unico modo per proteggere questi soggetti fragili è quello di avere accanto un gruppo di persone immuni. E invece prese il morbillo da un operatore che stava incubando la malattia e che non era vaccinato».

Valter Carraro, direttore dell'Unità di igiene e sanità pubblica e Silva Franchini medico della stessa unità operativa, hanno illustrato le novità del calendario vaccinale della provincia di Trento soffermandosi in particolare sulle nuove vaccinazioni: l'antimeningococco B (per i bambini fino a tre anni), antipapillomavirus (per i maschi nel dodicesimo anno di vita) e l'antiherpes zoster (per le persone di 65 anni).

Per quanto riguarda la vaccinazione contro il meningococco B è stato specificato che il vaccino sarà gratuito fino al terzo anno di vita e offerto, attraverso la chiamata attiva mediante lettera, a tutti i bambini nati dal 1° luglio 2016 e su richiesta dei genitori per i bambini nati prima di tale data e che non hanno ancora compiuto i tre anni. Carraro nel suo intervento ha lanciato un appello ai genitori: «Vaccinate i vostri bambini, il nuovo vaccino contro il meningococco B è un'opportunità aggiuntiva per proteggere i bambini dalla meningite, perché vincere la meningite e le malattie infettive si può». Per quanto riguarda la vaccinazione antipapillomavirus nei maschi nella sua relazione la dottoressa Franchini ha evidenziato che la nuova vaccinazione sarà gratuita e proposta su invito ai ragazzi nel dodicesimo anno di vita e fino ai 18 anni su richiesta dei genitori.

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