Salute, indagine sui trentini: il fumo resta fra le abitudini peggiori

Mangiare in modo corretto nel corso della giornata aiuta a diminuire in modo consistente i rischi di malattie cardiovascolari, mentre uno stile di vita sano, tra cui l'abbandono di alcolici e sigarette e la pratica costante di attività fisica, comporta benefici di lunga durata. Lo sostiene la ricerca «Ri.Va», finanziata dai Rotary Club del Trentino e presentata dal primo promotore Michele Pizzinini, medico chirurgo esperto in alimentazione e diabetologia, in occasione della giornata dedicata ai 110 anni di attività benefica dell'organizzazione internazionale.

Dopo aver studiato per circa sei mesi le abitudini di un campione di mille trentini, proponendo di settimana in settimana dei consigli di alimentazione e di stile di vita per il controllo del peso, della glicemia e dell'ipertensione sulle pagine dell'Adige, lo specialista ha dimostrato, dati alla mano, come sia possibile prevenire ogni giorno le più diffuse patologie, riducendo le cause che possono portare ad infarto, diabete e ictus cerebrale. L'indagine, è uno dei primi esempi di studio in ambito sanitario portato avanti mediante un'informazione capillare veicolata mediante un quotidiano.

«Le malattie cardiovascolari - ha detto Pizzinini, di fronte ad una vasta platea di persone riunitesi presso la sala Falconetto di Palazzo Geremia a Trento - rappresentano la principale causa di morte in Occidente. Si calcola che solo in Italia il 40% dei decessi è connesso a queste patologie, mentre in Trentino ogni anno muoiono circa 3.200 persone per patologie correlate. I dati emersi dall'esperimento sociale ha dimostrato come bastano pochi accorgimenti (corretta alimentazione, attività fisica e riduzione di alcolici e latticini) per abbattere sensibilmente le cause di rischio».

In Trentino, negli ultimi decenni, i decessi causati da malattie cardiovascolari sono diminuiti dell'8%, circa due punti percentuali in meno di quanto registrato a livello italiano. Allo stesso tempo sono aumentati i casi di tumore. I fattori considerati a rischio per la salute sono principalmente l'obesità e il diabete, mentre anche la sindrome metabolica entra in gioco per la regolazione dell'insulina. «Per lungo tempo - ha detto in merito il medico - si è parlato male dei grassi, quando in realtà bisogna tenere sotto controllo principalmente il livello di glicemia. Sollecito la gente a mangiare molto a colazione, perché è dimostrato che il nostro peso corporeo è causato per il 90% dagli alimenti ingeriti a cena e metabolizzati nella notte».

La ricerca scientifica si è concentrata su un gruppo di volontari che, per sei mesi, hanno attuato i consigli pubblicati, di settimana in settimana, sul giornale, acconsentendo poi a partecipare a degli incontri di controllo nelle farmacia territoriali convenzionate.

I risultati hanno provato come «sia necessario intervenire sullo stile di vita - ha detto Pizzinini - per ottenere dei vantaggi sullo stato di salute».

In particolare si è dimostrato che chi beve alcolici ha solitamente un peso maggiore di chi non ne fa uso, l'attività fisica comporta benefici sia per la massa corporea che per i livelli di colesterolo, mentre il fumo è ancora una delle causa principali di malattia cardiovascolare.

Infine, dall'indagine sono stati tratti anche dati fino ad oggi inediti, tra cui quello riguardante l'abitudine al fumo: pare infatti che, in Trentino, il vizio sia più frequente tra le donne. Di contro, la popolazione sembra essere mediamente più informata e più attenta al proprio stato di salute rispetto al resto d'Italia.

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