Sport, canoa olimpica in una fogna brasiliana

Una fogna. Non usa mezzi termini il biologo carioca Mario Moscatelli per descrivere la qualità delle acque della laguna Rodrigo Freitas, che fra meno di tre mesi ospiterà le gare di canoa e canottaggio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. «Tutti i fiumi che sfociano nella laguna sono morti, sono solo scarichi fognari, senza ossigeno», denuncia il biologo, minacciato di morte più volte per le sue denunce contro l’abusivismo edilizio che con i suoi scarichi sta distruggendo la laguna e la baia di Guanabara.

«La situazione è peggiorata negli anni, anche dopo le promesse fatte in vista della candidatura di Rio per ospitare le Olimpiadi. La città, a vocazione turistica, è assediata dai coliformi fecali ed i rischi per la salute pubblica sono alti. Rio è una metropoli del XXI secolo con un sistema fognario del XVIII secolo», spiega il biologo. Intanto le ultime analisi indipendenti condotte sulle acque della Baia di Gunanabara, la Laguna Rodrigo Freitas e la spiaggia di Copacabana hanno rivelato la presenza di un livello di coliformi fecali 16 volte superiore a quello previsto dalla legge.

Così a meno di tre mesi dall’inizio delle competizioni olimpiche, la stampa brasiliana rilancia le denunce di Moscatelli e pubblica foto da lui realizzate nella laguna con pesci morti, escrementi e grandi chiazze di scarichi.

«In alcune giornate il cattivo odore è insopportabile: gli occhi lacrimano e la testa comincia a girare», rivela Moscatelli, 51 anni, secondo il quale la reputazione di Rio durante i Giochi dipenderà solo dalle condizioni ambientali. «Se la marea rimarrà bassa e il vento spingerà i liquami verso le spiagge, nessuno ci salverà dai fischi», sostiene il biologo.

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